Il 51% dei politici italiani è insoddisfatto dal peso degli enti locali

Il 51% dei politici italiani è insoddisfatto dal peso degli enti locali
BRUXELLES - I rappresentanti politici italiani degli enti locali sono divisi sul peso dei territori nell'elaborazione delle politiche Ue: il 51% ritiene che Regioni e città non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - I rappresentanti politici italiani degli enti locali sono divisi sul peso dei territori nell'elaborazione delle politiche Ue: il 51% ritiene che Regioni e città non abbiano un'influenza sufficiente sul futuro dell'Unione, mentre il restante 49% ha un giudizio positivo al riguardo. È uno dei risultati principali di un sondaggio pubblicato in occasione della Settimana europea delle regioni e delle città e condotto dal Comitato Ue delle Regioni (CdR) su oltre tremila politici locali, di cui 159 in Italia, quinto Paese per numero di adesioni. Gli esponenti italiani provengono per la maggior parte da Pd (26), Lega (20) e indipendenti (17). In Europa il dato differisce significativamente tra i Paesi: la percentuale di chi considera scarso il peso degli enti locali sul futuro dell'Ue varia dall'87% in Ungheria al 12% in Grecia.

Dal sondaggio emerge che la quasi totalità dei politici locali italiani considera, inoltre, importante il miglioramento dell'accesso delle amministrazioni locali ai finanziamenti Ue (99%) e l'aumento del peso delle regioni e delle amministrazioni locali sull'elaborazione delle politiche dell'Ue (94%), due dati superiori alla media europea rispettivamente di 5 e 7 punti percentuali. Tra i temi su cui le Regioni e le città italiane vorrebbero avere più voce in capitolo nel processo decisionale Ue rientrano economia, giustizia sociale e occupazione (55%); cambiamento climatico (53%) e istruzione, cultura, gioventù e sport (48%), priorità in linea con quelle espresse dai politici locali in Europa. Sull'immigrazione, invece, si registra un maggior interesse da parte degli italiani (38%) rispetto alla media europea (29%). La maggior parte degli intervistati, tanto in Italia (55%), quanto in Europa (54%), infine, è a conoscenza della Conferenza sul futuro dell'Europa, ma solo una minima parte, il 3%, partecipa attivamente all'iniziativa.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero