Gli esperti incerti sull'impatto dell'AI Act per le imprese tech europee

Gli esperti incerti sull'impatto dell'AI Act per le imprese tech europee
BRUXELLES - Tra gli esperti di economia delle due sponde dell'Atlantico regna un clima di incertezza in merito al potenziale impatto della legge europea in materia di intelligenza...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - Tra gli esperti di economia delle due sponde dell'Atlantico regna un clima di incertezza in merito al potenziale impatto della legge europea in materia di intelligenza artificiale (IA) sul comparto tech in Ue. Secondo un sondaggio realizzato dal Forum for the Kent A.

Clark Center for Global Markets del Chicago Booth, solo il 2% degli intervistati si è detto fortemente d'accordo con il fatto che la normativa europea avrebbe costituito uno svantaggio sostanziale per le imprese tecnologiche Ue al confronto con i loro competitor, mentre il 16% si è detto in disaccordo con questa previsione. A prevalere è però l'incertezza, con il 31% degli intervistati indeciso sugli effetti dell'AI Act per il settore tecnologico europeo e il 35% che non fornisce alcuna risposta.

L'economista Olivier Blanchard del Peterson Institute, sottolinea ad esempio, come "la complessità dei compiti necessari per soddisfare il regolamento" possa indurre alcune imprese a "trasferirsi al di fuori dell'Ue". Di tutt'altro tenore la valutazione di Jan Eeckhout, docente alla Upf Barcelona, secondo cui il cosiddetto 'effetto Bruxelles' potrebbe spingere le imprese tech ad "adottare la regolamentazione dell'Ue a livello globale". Più positiva l'opinione degli esperti in merito all'impatto dell'AI Act su ricerca e innovazione: il 24% ritiene, infatti che la legge europea potrebbe rafforzarle, mentre il 6% è in disaccordo con questa previsione e il 2% fortemente in disaccordo. Il numero di indecisi si ferma al 22%, mentre resta invariata la percentuale di chi non risponde. Tra gli scettici, l'economista britannico Franklin Allen dell'Imperial College London secondo cui è "molto difficile scrivere un insieme chiaro di regole per qualcosa di nuovo e dinamico come l'IA". Per il professore della Chicago Booth Christian Leuz, invece, il nuovo complesso di norme sull'IA "limita alcuni sviluppi e innovazioni, il che può essere adeguato a seconda delle esternalità e dei rischi".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero