Cinghiali, Regioni ed Europa pensano ad abbattimenti

Cinghiali, Regioni ed Europa pensano ad abbattimenti
ROMA - Abbattimenti programmati e selettivi per mettere un freno al proliferare dei cinghiali diventati ormai un pericolo concreto per la sicurezza nazionale. Potrebbe essere una...

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ROMA - Abbattimenti programmati e selettivi per mettere un freno al proliferare dei cinghiali diventati ormai un pericolo concreto per la sicurezza nazionale. Potrebbe essere una delle misure di un Piano straordinario per gestire un problema non più rinviabile in Italia, dopo l'incidente mortale avvenuto sull'A1 tra Lodi e Casalpusterlengo, ma anche in Europa. Questi animali, infatti, sono portatori della nuova peste suina che ha già contaminato nove paesi in Ue, innocua per l'uomo ma devastante per gli allevamenti. In Belgio da settembre a oggi sono stati riscontrati 231 capi infetti. I cinghiali in Italia sono circa 1 milione, secondo le stime della Coldiretti che, insieme alle altre associazioni, chiede da anni di risolvere un problema causa di ingenti danni a colture e allevamenti. Basti pensare che la media delle domande di indennizzi per i danni da fauna selvatica, non solo dei cinghiali, supera ogni anno i 2 milioni di euro in Toscana ed Emilia-Romagna e 1 milione nelle Marche e in Umbria. Regioni e Province autonome hanno più volte sollecitato il Governo a prendere provvedimenti, chiedendo uno strumento specifico per affrontare questo problema.

 

Questa situazione già complessa si è fatta ancora più grave a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del giugno scorso, che ha stabilito che i piani di contenimento sono compito di Carabinieri e Polizia provinciale e non dei cacciatori 'selecontrollori', rendendo nulli i piani di gestione dei territori. Secondo la Cia-Agricoltori Italiani, infatti, occorre modificare la legge quadro del 1992 che regola la materia, introducendo il concetto di "corretta gestione" accanto a quello di protezione, parlando di "carichi sostenibili" di specie animali nei diversi territori e ambienti, tenendo conto degli aspetti naturali, ma anche produttivi e turistici. Intanto Bruxelles terrà sotto controllo la popolazione di cinghiali per evitare il contagio della peste suina in altri Paesi. A dicembre scorso ha annunciato un Piano che coinvolgerà i cacciatori, richiedendo un abbattimento selettivo e mirato attraverso un'azione coordinata con le istituzioni. Il Commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis ha chiesto quindi collaborazione tra Paesi e tra agricoltori, ambientalisti e cacciatori per mettere sotto controllo la proliferazione dei suini selvatici, nel rispetto delle regole Ue sulla protezione della natura. 

 

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Il Messaggero