Sabrina Ferilli e il Messaggero: «Un rapporto speciale. Impossibile rinunciare a leggere le parole stampate sul giornale di carta»

L’attrice alla seconda giornata della kermesse per i 145 anni del quotidiano

«Ho un legame stupendo con il giornale cartaceo, quando leggo ho bisogno di vedere le parole stampate sulla carta. Penso ai tanti anni che ho lavorato al Sistina con Garinei...

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«Ho un legame stupendo con il giornale cartaceo, quando leggo ho bisogno di vedere le parole stampate sulla carta. Penso ai tanti anni che ho lavorato al Sistina con Garinei e Giovannini, che avevano un rapporto forte col Messaggero, e per noi attori la prima al teatro aveva senso solo per la recensione che sarebbe uscita il giorno dopo sul Messaggero. Ricordo che andavo all’edicola di via del Tritone dopo la mezzanotte e mezza a cercare la critica, a leggere e a capire cosa sarebbe stato del nostro lavoro...Sapevamo che quello che avrebbe scritto il Messaggero avrebbe fatto la tendenza...». Pensieri sul filo del sentimento e delle esperienze personali, con un tono leggero e ironico sempre amabile, l’attrice Sabrina Ferilli è l’ospite che regala il gran finale alla seconda giornata di festeggiamenti per i 145 anni del Messaggero, andati in scena ieri in via del Tritone e in diretta streaming sul sito del giornale (ilmessaggero.it). 

IL REGALO DI NATALE

Cerimoniere e cicerone speciale per l’occasione, il vicedirettore Alvaro Moretti, mattatore instancabile di ore di diretta, alla guida della squadra di giornalisti e staff tecnico per la maratona di interviste e momenti di intrattenimento. E la Ferilli è subito di casa: «Siamo qui perché abbiamo un rapporto speciale col Messaggero - racconta l’attrice - Erano tanti anni che non venivo al Messaggero, anche per via del Covid...». Porta persino un regalo, una confezione di dolcetti alla pasta di mandorle, direttamente da Napoli, che offre a tutto lo staff con tanto di degustazione in diretta. Senza perdersi la possibilità di visitare l’atrio espositivo con la mostra delle prime pagine storiche del Messaggero che si chiude con un Qr Code che rilancia tutte le immagini sul cellulare, virtuosismi che non sfuggono a Sabrina Ferilli: «Che modernità, che efficienza questo giornale...», scherza. Irresistibile.

GIGI PROIETTI

Foto d’epoca e foto recenti sul filo rosso della storia che incuriosiscono e appassionano l’attrice. E la pausa sul grande Gigi Proietti di cui ricorda: «È stato anche mio regista, l’ho conosciuto bene». 

L’OMAGGIO

Nel salotto della diretta, complice l’albero di Natale e la lunga amicizia con Alvaro Moretti, la conversazione diventa subito familiare. Per il Messaggero non può ricordare una grande giornalista critica teatrale come Rita Sala, firma storica della cultura: «Persona straordinaria, professionista di preparazione, umanità e conoscenze uniche, ho un bellissimo ricordo di lei», commenta l’attrice. 


Si parla di rapporto con i social, con la televisione e del cinema. E se tante colleghe attrici sono passate nell’ultimo anno alla regia, come Paola Cortellesi e Margherita Buy, che ne pensa Sabrina Ferilli di passare dietro la macchina da presa? «Io fare la regista? Non credo, resto a fare l’attrice...questo è il mio mestiere».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero