Un eroe mascherato al servizio dei più deboli. Un Batman che gira con la sua personalissima Batmobile lontano dai set cinematografici. I più piccoli lo ammirano e aspettano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si chiama Zac Mihajlovic, 29 anni, è australiano ma per i piccoli pazienti a cui lui fa visita è semplicemente Batman. Zac ha sempre avuto il pallino dei motori, era rimasto affascinato dal film di Tim Burton uscito nel 1989 e da quel momento si è dedicato anima e corpo a riprodurre fedelmente l’automobile e la moto del supereroe.
Ce l’ha fatta un anno fa e l’ha pure registrata per poterci girare in strada regolarmente sotto lo guardo stupito delle autorità australiane che l'hanno collaudata. E ad oggi è l’unica Batmobile legale al mondo. E' lunga più di sei metri ed è in tutto simile a quella del film: Zac ha comprato il 30% dei componenti proprio dallo staff cinematografico che ha seguito le riprese. L’ha costruita pezzo per pezzo nel cortile di casa con l’aiuto del nonno, un ingegnere meccanico in pensione, e Scott Cox, un amico e guru dei motori.
E’ rimasta parcheggiata quasi un anno nel garage, poi ha deciso cosa farne. Ha contattato una fondazione che si occupa di bambini malati e scelto la sua missione da supereroe di tutti i giorni. Gli sono stati offerti tanti soldi, milioni di dollari, da uomini d’affari e sceicchi in cambio di quell’auto da culto, ma lui ha sempre risposto “No, grazie”. Certo non è programmata per affrontare battaglie campali o inseguimenti pericolosi: non ha le pistole che sbucano dalla lamiera o gli uncini pronti per atterraggi d’ermergenza, tantomeno il dispenser di olio per seminare i nemici. Ma macina migliaia di sorrisi. «Non capisco come non ci sia nessuno che lo abbia fatto prima di me», ha dichiarato al DailyMail. E ora “fare Batman” è diventato il suo lavoro a tempo indeterminato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero