Una confessione in extremis. William Happ, un 51enne americano, dopo aver passato 24 anni nel braccio della morte in Florida, ha confessato subito prima di essere giustiziato...
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Mentre era legato al tavolo delle esecuzioni, quando gli è stata iniettata una dosa letale di anestetico, Happ non ce l'ha fatta a portarsi il segreto nella tomba, e ha chiesto perdono alla famiglia di Angela Crowley, stuprata e uccisa in un parcheggio nel 1986.
«Per 27 anni l'orribile omicidio di Angela Crowley è stato circondato dall'incertezza e da circostanze poco chiare. Per la pace della sua famiglia, dei suoi cari e tutti coloro per le erano vicini, è con mia grande vergogna che nell'agonia devo confessare questo crimine tremendo», ha scritto il prigioniero nella sua ultima dichiarazione, «Porgo le piu' sincere e profonde scuse non solo a chi amava Angela Crowley ma anche a quanti ho ingannato inducendoli a credere nella mia innocenza».
Si tratta dell'ottantesima esecuzione in Florida dalla reintroduzione della pena capitale nel 1976; la sesta quest'anno nello Stato, la trentunesima in tutti gli Usa. L'anestetico utilizzato per uccidere Happnon non era mai stato usato prima, ma i risultati sono stati tutt'altro che soddisfacenti: prima che il condannato morisse ci sono voluti 15 minuti di agonia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero