Hannah Winterbourne è capitano del reparto ‘Royal Electrical and Mechanical Engineers’, è il militare transgender con più gradi e il solo ad essere divenuto ufficiale....
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Hannah, oggi 27enne, ricorda infatti di quanto sia stata decisiva quella esperienza: "Mi trovavo nella base militare di Camp Bastion nel Paese islamico, dove dividevo una tenda con sette uomini stipati uno sopra l’altro. E’ lì che ho realizzato che fosse troppo poco il tempo in cui mi concedevo di essere me stessa. Vivevo nella finzione senza tregua. Sognavo il giorno in cui mi sarei potuta sentire davvero libera. Finito il servizio in Afghanistan ho capito che sarei dovuta uscire allo scoperto".
L’ufficiale - che ha scelto di non rivelare il suo nome da uomo - ha raccontato delle battaglie affrontate fin da piccola. Hannah, nata maschietto, ha iniziato a percepire strane sensazioni sin dai primi anni di vita. Crescendo, e con l'arrivo della pubertà, tutto è diventato evidente, l'adolescente si sentiva una donna imprigionata nel corpo di un uomo. Nel frattempo, quello che all'epoca era ancora un ragazzo coltivava il sogno di diventare un soldato dell'esercito britannico. A 15 anni è iniziato quindi il percorso di preparazione alla carriera militare, prima il college, poi l'università di Newcastle e gli studi di ingegneria elettronica. Trasferito in Germania per un incarico, il soldato si è rivolto per la prima volta ai dottori per cambiare sesso.
"Ero terrorizzata per quello che gli altri potevano pensare - confessa Hannah - e non volevo quasi più vivere. Solo una volta tornata dall'Afghanistan, mi sono davvero convinta. Preso servizio nel centro di Catterick Garrison nello Yorkshire del Nord, piano piano ho modificato la mia vita e finalmente riesco a comportarmi apertamente come una donna". E' trascorso infatti più di un anno da quando il capitano ha concluso gli interventi per cambiare sesso e terminato la terapia ormonale. “Da allora la gente mi tratta come una ragazza e questo mi fa sentire sicura di me”, ha raccontato il soldato transgender.
Hannah ha avuto vicino due genitori molto affettuosi, che l'hanno sostenuta in questo percorso. Certo, temevano che la giovane non avrebbe mai potuto condurre una vita normale, ma oggi, passate le difficoltà, si dicono fieri della figlia. "Avevo molta paura di uscire allo scoperto - ammette il soldato - perchè non volevo rinunciare alla carriera militare, ma questo non è avvenuto, grazie a una politica che tutela, dal 1999, l'impiego di transgender. L'esercito, anzichè essersi mostrato maschilista, si è rivelato progressista e di ampie vedute". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero