Salerno, trova cinque perle nell'ostrica al ristorante

Salerno, trova cinque perle nell'ostrica al ristorante
Lui, lei, ostriche e champagne. Il mare a pochi metri, serata magica d’agosto. C’è proprio tutto tra bollicine, piatti di ceramica vietrese e un menu di pesce da...

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Lui, lei, ostriche e champagne. Il mare a pochi metri, serata magica d’agosto. C’è proprio tutto tra bollicine, piatti di ceramica vietrese e un menu di pesce da osteria salernitana. Alla prima portata, la pesca miracolosa. Il mollusco afrodisiaco spalanca le valve e dentro spunta una perla. Poi un’altra, un’altra ancora: alla fine sono cinque. Cinque perle nel piatto, di cui una più grande delle altre, alla prima portata di una cena come tante.







Lui, lei e una sorpresa preziosa che non ti cambia la vita ma la serata sì. E anche i giorni che seguono perché la storia non finisce qui. Accade a Salerno, in pieno centro nell’Osteria «Nonna Maria» di via Roma, praticamente il cuore della città affacciato sul lungomare. È il 18 agosto, un lunedì quasi anonimo nei vicoli a ridosso del mare che si animano solo di sera. Giuseppe Di Bianco, alto dirigente di Poste Italiane nato sul mare di Erchie, tra Cetara e Maiori in costiera amalfitana, è a cena con la sua amica Francesca. Una cena programmata al mattino e organizzata la sera intorno alle 19 con la classica telefonata all’amico oste per prenotare un menu di pesce che doveva iniziare così, con tanto pesce e «quel» mollusco prima delle altre portate.



Chiamiamola «voglia di ostriche», «da tempo non ne mangiavo - racconta - e allora ho avvertito l’osteria: vorrei trovarle, l’ho promesso a Francesca». Primo intoppo, niente ostriche. L’osteria ne è sfornita ma dall’altro capo del telefono c’è il caposala amico, Luigi D’Urso: «Nessun problema, vado a comprarle, stasera le troverete». La pescheria è poche centinaia di metri più avanti, e soprattutto è ancora aperta all’ingresso di piazza Flavio Gioia. Aperta ma poco rifornita di ostriche, perché ne sono rimaste solo tre: due più piccole una più grande, un chilo in tutto. Per due possono bastare, e la cena è pronta per essere servita dopo rapida conferma telefonica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero