Licenziata, per vendicarsi tortura l'ex capo insieme al marito

Alecia e Andrew Schmuhl
Una coppia diabolica. Giovani, di successo e spietati a tal punto da organizzare una “sessione di tortura” per l'ex capo che aveva licenziato lei. ...

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Una coppia diabolica. Giovani, di successo e spietati a tal punto da organizzare una “sessione di tortura” per l'ex capo che aveva licenziato lei.




Alecia Schmuhl, 30 anni, e il marito Andrew, 31, si sono presentati alla porta di casa del 61enne Leo Fisher e della moglie Susan nella periferia di Swank a McLean, in Virginia, per vendicarsi della decisione di aver lasciato senza lavoro la promettente, ma poco produttiva, Alecia.



Domenica scorsa Andrew ha bussato alla porta di Fisher vestito da ufficiale di polizia e munito di pistola e distintivo. Quando l'uomo gli ha aperto l'uscio della sua lussuosa casa, lo ha colpito con un taser, lo ha ammanettato e lo ho lasciato a terra ad “accartocciarsi” in posizione fetale.



La moglie di Fisher, Susan, allarmata dalle urla del marito, si è precipita alla porta d'ingresso dove Andrew la attendeva con un paio di manette: prima di chiuderla in bagno ha esploso un colpo contro la donna prima di tornare a occuparsi di Fisher.



L'uomo avrebbe torturato il capo della moglie con un coltello per ore prima di fuggire al suono dell'allarme che Susan, ferita, è riuscita ad attivare trascinandosi in camera da letto. Andrew è fuggito in macchina con Alecia: mezz'ora dopo gli ufficiali della polizia li hanno incastrati. L'uomo, che si era liberato della divisa zuppa di sangue, aveva indosso solo un pannolino. All'interno della vettura sono stati ritrovati i vestiti insanguinati, un Taser e una pistola. I due sono stati portati in carcere mentre le due vittime sono state trasportate d'urgenza all'ospedale vicino: la donna è in condizioni critiche mentre il marito è in fin di vita.



Sono bastate poche ore per capire che non si trattava di un furto ordinario: Susan ha riconosciuto Alecia, la donna che il marito ha licenziato il 29 ottobre dal famoso studio legale per “scarso rendimento”.



I dettagli del brutale attacco sono emersi venerdì nel corso di un'audizione al Fairfax County Circuit Court in cui Alecia si è detta estranea ai fatti dichiarando di non avere idea del piano malvagio del marito. Mark Petrovich, l'avvocato della donna, ha detto che Alecia è rimasta fuori casa dei Fisher e non ha preso parte alla seduta di tortura. «Soffre di depressione e di ansia – ha detto l'avvocato della donna – è stata manipolata dal marito». Ma un video di sorveglianza mostra che Alecia, due giorni prima dell'attacco, si era recata in un negozio ad acquistare un taser e una pistola.



Alecia e Andrew sono stati entrambi accusati di ferimento doloso e rapimento. La donna, inoltre, dovrà discolparsi per aver cercato di ostacolare il corso della giustizia. La storia dei due avvocati dalla doppia personalità ha scioccato la comunità e il lussuoso quartiere dove Fisher ha la sua casa da 1 milione di dollari. Alecia parla tre lingue e ha fatto parte del consiglio del Arlington-Alexandria Coalition for the Homeless. Andrew Schmuhl è stato un avvocato nell'esercito. Nessuno dei due ha precedenti penali e si sono entrambi laureati alla Valparaiso University Law School nel 2009. «Siamo senza parole - ha detto Adam Lowenstein, un amico della coppia - Sembra siano andati fuori di testa. Questo comportamento non sembra far parte del loro carattere». Già, ma la storia del dottor Jeckyll e mister Hyde insegna: nulla è come sembra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero