Il campo di mais è un labirinto, genitori si perdono con il figlio di 3 settimane

Il campo di mais è un labirinto, genitori si perdono con il figlio di 3 settimane
NEW YORK – «Aiuto! Aiuto! Ci siamo persi, non sappiamo dove siamo, non troviamo la strada, venite a salvarci». La telefonata è arrivata al 911, il numero delle emergenze,...

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NEW YORK – «Aiuto! Aiuto! Ci siamo persi, non sappiamo dove siamo, non troviamo la strada, venite a salvarci». La telefonata è arrivata al 911, il numero delle emergenze, nella notte dello scorso 13 ottobre. La polizia di Danvers, a circa 40 chilometri a nord di Boston, ha acchiappato i cani da fiuto ed è corsa in soccorso della famigliola disperata. Padre, madre e bambino di tre settimane non erano però smarriti in qualche fitto bosco o sulla cima di una montagna: avevano perso l’orientamento dopo che erano entrati per divertimento in un labirinto di mais e si erano fatti prendere dal panico allo scendere della notte.




Il caso della famigliola nel Massachusetts ha fatto ridere il web, quando la polizia – per educare il pubblico ed evitare altri incidenti simili – ha messo on line il testo della telefonata. Ma la verità è che ultimamente i cani da fiuto e la polizia son dovuti intervenire spesso perché questi labirinti a pagamento, ideati sia dagli agricoltori sia da imprenditori specializzati, sono andati crescendo di misura e si stanno moltiplicando in tutti gli Stati. Si tratta di dedali di sentieri che si dipanano fra pannocchie alte fino a tre metri, creati nel mezzo di vaste distese di campagna, e spesso lontani dall’abitato. Sono diventati così popolari che si calcola che quest’anno ne siano nati almeno 800.



Tanti “cittadini” vi si avventurano, dietro pagamento di un biglietto d’ingresso, desiderosi di passare una bella giornata all’aperto e divertirsi a risolvere le difficoltà di un percorso che presenta false uscite, ostacoli, giri viziosi. Gli agricoltori sono felici di questo trend, e lasciano una parte dei loro raccolti intatta, per creare i labirinti, che possono fruttare fino a 50-100 mila dollari per stagione.



Tuttavia, c’è chi una volta entrato nel dedalo non riesce a orientarsi, e gira e rigira, si fa prendere dal panico. E’ capitato nel piccolo labirinto del Massachusetts, che non supera i sette ettari, ma a Sacramento, dove si trova l’immenso Cool Patch Pumpkins Maze, le telefonate al 911 sono alquanto frequenti. La polizia ne è anche abbastanza stufa, tant’è che dopo essere accorsa varie volte con tanto di cani da fiuto, ora chiede prima agli smarriti di gridare e cercare di attirare l’attenzione dei gestori.



Il Cool Patch Pumpkins Maze, però, è una distesa immensa, quasi 30 ettari, e anche a gridare è difficile farsi sentire: «Nelle notti senza luna, non hai davvero idea di dove sei» ammette Matt Cooley, uno dei gestori. Il Patch ha appena chiuso, per la stagione invernale. Cooley ha confessato che l’anno prossimo le dimensioni del labirinto verranno ridotte, ma non ha voluto confermare se sia stata la polizia a suggerire questa soluzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero