Una fila lunghissima, gente che si alzava da tavola nei ristoranti o usciva di corsa dai bar per precipitarsi a prelevare, frasi nervose in coda che sibilavano: “Dai, spostati,...
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Tutto nel giro di pochi minuti, quando a Cognac, in Francia, si è sparsa la voce che c’era un distributore automatico della Banca Postale che emetteva banconote da 20 euro invece che da 10. E così quando il primo utente si è accorto di quel bancomat troppo generoso mezzo paese si è presentata di fronte allo sportello per correre il rischio di un prelievo sbagliato.
“Ho potuto prelevare soltanto due volte” ha spiegato malinconico un residente al giornale Charente libre.
“Eravamo tutti in fila – ha raccontato un altro – come bambini a cui avessero aperto le porte di un negozio di giocattoli e avessero detto Servitevi!”
“C’è stato un guasto” hanno ammesso dalla filiale. Un problema del software dello sportello automatico, oppure uno sbaglio umano del tecnico che ha riempito di banconote da 20 euro lo scompartimento dedicato ai biglietti da 10.
Ma alla fine, una banca non sbaglia mai. L’addetta stampa dell’ufficio postale ha smorzato gli entusiasmi e ha detto che ci sarà una regolarizzazione del problema su tutti i conti con appositi addebiti. I dieci euro extra se li riprenderà la banca, insomma. Anche se sullo schermo dello sportello c’era scritto che ne venivano sganciati solo 10. Anche se esistono scontrini che riportano prelievi di 10 euro invece che 20.
E quanti hanno prelevato dal magico bancomat moltiplicatore di soldi? “Informazione confidenziale, c’è il segreto bancario” ha risposto l’addetta stampa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero