Tutto iniziò un giorno in cui Megan accompagnò la sorellina Mary Margaret di tredici anni a comprare il primo reggiseno. ...
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Quando Megan vide la piccola indossare un push-up inorridì. Le sorelle girarono ancora per negozi, ma nessun modello soddisfaceva la maggiore, di appena quattro anni più grande di Mary Margaret, ma comunque naturalmente apprensiva su questo argomento nei confronti della sorellina.
Tornata a casa, Megan iniziò a tracciare alcuni schizzi, lei che non era mai stata portata nel disegno. Contattò alcuni imprenditori, ma l'idea fu quella di raggranellare risorse con il crowfunding, il finanziamento "dal basso" ottenuto con proposte online del proprio prodotto. In questo modo Megan riuscì a raddoppiare l'investimento iniziale previsto di 25mila euro.
A pochi mesi di distanza, Megan Grassel ha imbastito un business milionario e il settimanale Time l'ha inserita tra le venticinque adolescenti più influenti dell'anno.
La linea di intimo si chiama Yellowberry, che nell'immaginario di Megan simboleggia, nel colore giallo, la tappa acerba e brillante della preadolescenza e dell'adolescenza, tra gli undici e i quindici anni. L'intento della baby stilista è stato quello di creare modelli di biancheria adatti alle ragazzine di quella fascia di età, escludendo capi "non appropriati", come lei stessa li definisce. Megan spiega il suo istinto protettivo nei confronti delle ragazze più piccole con un'esperienza che le segnò l'infanzia, ossia la morte della sorellina Caroline quando aveva cinque anni: quel dolore "mi ha aiutato a sfruttare ogni giorno", spiega la ragazza dei reggiseni per teen-agers sulla sua pagina web. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero