ROMA - Leader e Rivoluzionari, Costruttori e Titani, Artisti e Intrattenitori, Scienziati e Pensatori, Eroi e Icone. Cinque categorie e venti personaggi celebri per ognuna di...
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Per il 2014 ha scelto Beyoncé in copertina, a impersonare la donna più influente dell’anno. Nelle edicole americane dal 1923, la rivista settimanale di casa a New York, è una delle testate più conosciute a livello mondiale vantando edizioni diverse in ogni continente.
“She’s the boss”, titola l’articolo dedicato alla popstar scritto da Sheryl Sandberg, direttore operativo di facebook che, sicuramente, sa riconoscere i personaggi che contano e riescono a rendere la propria immagine virale sui social network e più in generale sulla rete.
«Beyoncé non si limita a sedersi a un tavolo, ma ne costruisce uno migliore», sono questi i termini in cui la Sandberg descrive la cantante, che non solo è regina incontrastata della musica, ma è diventata in qualche modo portatrice assoluta della voce delle donne caparbie, che non si arrendono e lavorano con serietà e onestà.
Un’icona globale quella di Beyoncé che in copertina appare in un essenziale bianco e nero, indossando un costume da bagno old-school in stile anni 50, quasi senza trucco.
Questo è l’anno delle donne di colore: anche se Beyoncé ha soffiato il posto in copertina a Michelle Obama, in cima alle classifiche di People (rivista pubblicata dalla stessa compagnia del Time), c'è Lupita Nyong'o, la modella keniota premiata dal primo posto come donna più bella dell’anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero