Chi li ha assaggiati dice che sanno di nocciola o al massimo si avverte un retrogusto di pancetta affumicata. Vermi e cavallette sono accolti ancora con freddezza dai consumatori...
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Nei Carrefour e nei Delhaize in Belgio, e anche nei Jumbo olandesi sono comparsi, infatti, degli hamburger fatti con farina di vermi e snack di cavallette. In Belgio sono disponibili anche i paté al gusto di carota e pomodoro per guarnire toast. Insomma, gli insetti come alternativa al pesce e alla carne. Ricchi di proteine e poveri di grassi, ma soprattutto vermi e bruchi rappresentano un’opzione sostenibile all’agricoltura intensiva, sostengono i responsabili del gruppo distributivo olandese che li sta proponendo su vasta scala.
Ecco allora sugli scaffali la novità: gli Insecta prodotti dall’azienda belga Damhert, una coppia di hamburger costa poco meno di quattro euro. Prima, per togliersi lo sfizio di addentare una bel bruco croccante bisognava ordinarlo via internet o al massimo rivolgersi a qualche negoziante specializzato in Olanda.
Vespe, cavallette, vermi, bruchi fanno già parte del menu di alcune popolazioni tropicali, invece. Un’abitudine alimentare vista ancora con sospetto in Europa anche se ci sono stati segnali per promuoverla. Come quando nel 2010 Il ministro dell’agricoltura olandese Gerda Verburg (oggi vive a Roma e fa l’ambasciatrice del Regno dei Paesi Bassi alla FAO) mangiò un sandwich farcito di insetti e sorridendo di fronte alle telecamere disse che era delizioso. La Fao insiste da tempo su un cambiamento delle abitudini alimentari per diminuire l’impatto ambientale e così gli insetti sono sbucati anche come soluzione al problema del cambiamento climatico e della scarsità del cibo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero