Gli hacker colpiscono ancora. L’ultimo episodio, a differenza dell’attacco globale che ha interessato le banche dati di aziende e istituzioni in oltre 150 Paesi, fa un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per una manciata di minuti, lunedì sera l’atrio principale si è trasformato in un cinema che ha fatto salire temperatura e curiosità. Il monitor posizionato nella Main Hall, infatti, ha trasmesso una sequenza a luci rosse presa da PornHub. Inutile dire che gli spettatori si sono trasformati nel dito più veloce del West, hanno impugnato lo smartphone e postato la scena sui social.
Il presidente della Union Station, Beverley Swaim-Staley, ha raccontato al Washington Post che sono in corso gli accertamenti e che la stazione adotterà misure preventive per non incorrere, ancora, in simili incidenti: «Non riuscivo a credere - ha detto - che stava succedendo in pubblico, all’ora di punta». Intanto, lo schermo “spudorato” della Union Station (che proprio il prossimo anno celebrerà i 100 anni dall’inaugurazione) resta spento fino a nuovo ordine.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero