«A un certo punto ho pensato: "Sono morto", non credevo di avere più speranze» racconta ancora sotto choc Nisi Schlinger, un adolescente di New York...
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I due erano talmente concentrati su quello che stavano facendo in acqua da non accorgersi minimamente dello squalo bianco alle loro spalle e della folla che, dalla spiaggia di Nauset, vicino a Cape Cod, a gran voce urlava loro di tornare immediatamente a riva. «Vedevo le persone che correvano e urlavano gesticolando verso di noi - racconta Nisi - e ho pensato che volessero segnalarci l'attesa eclissi di sole: ho guardato in cielo, ma non ho visto nulla che assomigliasse a un'eclissi e ho continuato a chiedermi cosa volessero dirci». Una scena drammatica che a posteriori, grazie al fatto che i ragazzi sono riusciti a salvarsi, appare assolutamente comica. In quel momento, però, a riva serpeggiava il terrore per la sorte dei due e c'era poco da ridere. «All'improvviso - continua Nisi - mi sono sentito per un attimo come afferrato per le gambe e tirato via dallo squalo: solo in quel momento ho sentito che la gente mi urlava di uscire». Terrorizzato anche il suo amico Zevi: «Mi sono voltato a sinistra - racconta - e ho visto Nisi annaspare, con qualcosa che fluttuava accanto a lui e tutto intorno una grande chiazza di sangue: ero sicuro che lo squalo avesse addentato una persona, quasi sicuramente lui». Lo stesso sangue che ha visto dalla spiaggia la folla, sempre più disperata e convinta che Nisi fosse spacciato.
Invece, miracolosamente, non tutto era come sembrava. Lo squalo aveva finito per preferire una foca lì vicino e l'aveva attaccata uccidendola, lasciando perdere il ragazzo che, in quel momento, era l'unico felice nel vedere tutto quel sangue, l'unico ad aver capito che l'aggressore lo aveva mollato e che lui era stato graziato. A quel punto i due amici hanno nuotato a tutta birra verso la riva, nel tripudio generale. Ora, però, dopo questo choc, hanno detto che prima di tornare in acqua ci penseranno due volte: «Ci vorrà un po' di tempo prima di trovare il coraggio di tuffarmi nuovamente in questo mare» ha confessato Nisi. E ha ragione: la spiaggia è stata chiusa dalle autorità locali, che hanno sottolineato come ormai sempre più squali bianchi riescano ad avvicinarsi alla costa minacciando i bagnanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero