Canada, prestigiatore vive per vent'anni con un seno femminile per scommessa

Brian Zembic, l'uomo con il seno per scommessa
Quando si dice prendere la vita di petto, meglio ancora se è quello di una donna. Deve aver pensato così il cinquantacinquenne canadese Brian Zembic quando ha...

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Quando si dice prendere la vita di petto, meglio ancora se è quello di una donna. Deve aver pensato così il cinquantacinquenne canadese Brian Zembic quando ha deciso di farsi impiantare un seno femminile vent’anni fa. Il motivo vero è stata una scommessa fatta con gli amici: se avesse avuto il coraggio di sottoporsi a questo (bizzarro) intervento avrebbe guadagnato 100 mila dollari. A patto che avesse tenuto le protesi mammarie almeno per un anno. Affare fatto. L’uomo che di mestiere fa il prestigiatore e, neanche a dirlo, lo scommettitore professionista, ha accettato senza batter ciglio.

 

L’idea sarebbe nata durante una serata d’estate nel 1996 mentre una sua amica si vantava delle attenzioni ricevute dagli uomini ogni qual volta ammiravano il suo decollete. «Se avessi un seno come il tuo anch’io avrei lo stesso successo», aveva commentato Zembic, con conseguente proposta (indecente) da parte della comitiva presente. Fa l’intervento e dopo l’anno concordato si affeziona a quelle mammelle che vive come parte di sé e decide di tenerle. Soprattutto perché gli procurano denaro (oltre mezzo milione di dollari in vent’anni, fra eventi e interviste) e gli fanno anche conquistare le ragazze attratte e incuriosite dalla sua particolarità. Unico fastidio, quello di doversi depilare regolarmente il torace.


L’uomo pettoruto che non è nuovo a sfide no limits (come vivere per un mese dentro un bagno o dormire sotto un ponte con 20 mila dollari fasciati alla caviglia con rischio di continue aggressioni) ora però vuole togliersi questo “peso” femminile. Ha deciso di rimuovere le protesi. E per l’intervento, ha assicurato, si rivolgerà presto a un chirurgo plastico esperto. E non a una giovane alle prime armi come aveva detto in un primo momento, probabilmente per “scommettere” sulle reazioni dell’opinione pubblica. Ma con il corpo e la salute non si scherza, e le scommesse, anche quelle di petto, alla fine hanno le gambe corte, anzi cortissime.    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero