Scoperte in un sito erotico foto sexy della supplente: la scuola impazzisce

Una delle immagini della supplente che da giorni girano tra i ragazzi non solo di Treviso
«Sensuale, accattivante e con un pizzico di diabolicità: il classico sogno proibito. Fortunato colui che nel cassetto dei sogni, aprendolo, l’ha trovata». ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sensuale, accattivante e con un pizzico di diabolicità: il classico sogno proibito. Fortunato colui che nel cassetto dei sogni, aprendolo, l’ha trovata».


Parole di un estasiato ammiratore delle foto senza veli di una supplente del liceo Duca degli Abruzzi: scatti erotici che sono diventati ormai virali; e non soltanto all’interno dell’istituto.

A scuola non si parla che della professoressa vestita soltanto dei tatuaggi che le incorniciano il corpo: tutti gli studenti lo sanno.







Lo sanno anche i docenti, molti dei quali ora gridano allo scandalo. E, da ieri, lo sa pure la preside.

«Tutta la galassia del Duca lo sa» dice Giuseppe, uno dei rappresentanti della consulta provinciale degli studenti. «Le foto sono giunte da fuori, via social network, da un liceo sempre di Treviso e girano ormai da 4-5 giorni». Come in una delle commedie erotiche di Edwige Fenech, così anche nella realtà: la supplente è l’unica a non sapere che in tutta la scuola si parla soltanto di lei. Ma dalla sua ha quasi tutti gli studenti.



«Sabato nell’ultima ora di lezione della supplente, fuori della sua classe c’era la coda: eravamo lì per ammirarla, se ne sarà accorta?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero