Il tramezzino compie 90 anni, nacque nel 1926 a Torino: ma secoli prima girava già nella Suburra romana

I tramezzini
Novant’anni e sentirli, anzi gustarli tutti.  Li ha compiuti l’antesignano dello street food, simbolo spezza-fame di pause pranzo on the road ma sempre...

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Novant’anni e sentirli, anzi gustarli tutti.  Li ha compiuti l’antesignano dello street food, simbolo spezza-fame di pause pranzo on the road ma sempre d’autore: in una parola e in un boccone il tramezzino. Che è nato esattamente 90 anni fa nel 1926 qui in Italia, in quel di Torino. La “clinica” in cui ha emesso il primo vagito, o meglio il primo morso è stato lo storico Caffè Mulassano, a piazza Castello, cuore e palato della città sabauda. All’inizio era un panino farcito inventato dalla signora Angela Demichelis Nebiolo che ideò un semplice, geniale prodotto mangia e non fuggi per rilanciare l’attività. Tornata dagli Stati Uniti aveva portato una macchina per tostare il pane e poi aveva deciso di offrire il pan carrè nature, morbido e senza crosta, anche senza scaldarlo ma con una farcitura come aperitivo rinforzato. E con un ripieno per tutti i gusti, dal prosciutto al formaggio, dal pomodoro al tonno e chi più ne ha più ne metta (all’interno).

 


Poi arrivò Gabriele D'Annunzio che lo ribattezzò con il nome più conosciuto, ovvero tramezzino, coniando un termine usato nell’edilizia in versione mangereccia. Fu il poeta pescarese a cercare di tradurre in italiano il termine inglese "sandwich". Lo trovò osservando il pane in cassetta e paragonandolo alle "tramezze" della sua casa in campagna.
Oggi i gusti sono una cinquantina. Nel caffè torinese quelli più richiesti sono al tartufo, all'aragosta, ma anche con la bagna cauda e il lardo. La sua fama (grazie alla fame quotidiana) non è mai calata e secondo i dati dell'Ufficio studi di Fipe Confcommercio lo hanno incoronato il re del pasto fuori casa, in pole position rispetto al piatto di pasta e pure al trancio di  pizza. Merito anche del costo contenuto, che mediamente si aggira intorno ai 2,50-3 euro.


Tornando all’origine, una curiosità in più da segnalare ai romani: se è vero che il diretto discendente del tramezzino è il britannico sandwich e la versione italica è nata in Piemonte, anche la Città Eterna gli ha dato il suo tocco. Perché nell’antico quartiere popolare della vecchia Suburra, c’è la via Panisperna. E la traduzione dal latino significa proprio "pane e prosciutto". Il che significa che anche secoli e secoli paninetti d’arte (culinaria) varia giravano nella Capitale. Di bocca in bocca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero