Basta “parmesan”, mai più “salami”, stop alle brutte imitazioni di cibo italiano prodotte e vendute in giro per il mondo. È stata lanciata...
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Tante le celebrità, gli opinionisti, gli imprenditori Usa accorsi per celebrare il cibo italiano e l’importante collaborazione tra l’agenzia Ice (che si occupa della promozione all’estero delle imprese italiane), il canale televisivo Food Network e Hearst, il più grande editore americano di periodici nel mondo.
«Abbiamo una grandissima opportunità nel mercato statunitense – è il messaggio del direttore di Ice New York, Maurizio Forte, alle aziende del settore agroalimentare – Il governo italiano e l’Ice ci stanno credendo molto. Stiamo facendo investimenti come non abbiamo mai fatto nella nostra storia e quindi il messaggio è: ”Crediamoci insieme”».
E ci crede anche il presidente di Hearst Magazines, Michael Clinton: «Il cibo italiano – spiega – probabilmente già rappresenta la prima scelta per la maggior parte della gente in questo paese. Quello che facciamo è ricordare ancora una volta quali sono i prodotti italiani e portarli a un nuovo livello di consapevolezza».
Star dell’evento è Anne Burrell, chef di punta di Food Network, che dopo aver vissuto più di un anno in Italia è diventata un’appassionata della nostra cultura e cucina. Una tendenza che questa campagna punta a rinforzare con la promozione di cibo autenticamente italiano.
«Autenticità – spiega Maile Carpenter, caporedattrice di Food Network Magazine – è una parola molto importante per noi e per il settore del cibo in generale. I nostri lettori e i consumatori vogliono ingredienti autentici. Vogliono sapere che stanno utilizzando i prodotti originali e vengono da noi a chiedere: ma questo è un piatto veramente italiano?».
E i dati sono confortanti, mostrano un trend in crescita: l’importazione di cibo italiano negli Usa è aumentata del 24% solo nei primi 9 mesi del 2015, con prodotti italiani come l’olio d’oliva, il formaggio e la pasta, tutti al primo posto nei rispettivi settori. «La nostra cultura sta cambiando, il paese sta cambiando – racconta Vicki Wellington, editore di Food Network Magazine – Nessuno è più interessato a preconfezionati e cibo industriale.
Questo tipo di cibo sta lentamente uscendo di scena e le imprese hanno difficoltà a proporre prodotti che siano naturali e freschi». La cucina italiana ha da tempo elevato ai massimi livelli gli standard americani, una tendenza che è destinata a continuare. Il cibo e il vino sono dei formidabili ambasciatori per l’Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero