Due ufficiali italiani conquistano il basco verde dei Royal Marines inglesi: è la prima volta

Due ufficiali italiani conquistano il basco verde dei Royal Marines inglesi: è la prima volta
Il fango ovunque. Fin nella bocca e negli occhi. Con le mimetiche intrise di acqua melmosa, armati di tutto punto, hanno attraversato percorsi impervi, superato prove...

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Il fango ovunque. Fin nella bocca e negli occhi. Con le mimetiche intrise di acqua melmosa, armati di tutto punto, hanno attraversato percorsi impervi, superato prove difficilissime, in condizioni al limite dell’impossibile. Ma non hanno mollato mai ed alla fine ce l’hanno fatta. I tenenti di vascello Luca Guerra e Daniele Rigliano, 23 anni entrambi, sono i primi due ufficiali delle Forze Armate italiane ad aver affrontato e superato con esito positivo lo Young Officers Course dei Royal Marines inglesi guadagnandosi così il privilegio di indossare il prestigioso basco verde, simbolo della specialità “Commando”.  È considerato uno tra i corsi di fanteria più duri al mondo ed impone il raggiungimento di eccezionali standard psicofisici. Sempre gli stessi a partire dalla seconda guerra mondiale.


I giovani ufficiali vengono forgiati a diventare comandanti di un'unità di fanteria di marina pronti ad operare in aree di operazione ostili, con mezzi speciali, terrestri, da sbarco ed elicotteri. Una esperienza durata 14 mesi per i due sottotenenti di vascello della Marina Militare italiana. Dopo una dura selezione iniziale svoltasi presso la scuola dei Marines inglesi di Lympstone, i due ufficiali italiani hanno affrontato prove in ogni tipo di ambiente. Hanno sperimentato il deserto, la montagna e la giungla. Hanno sopportato severe condizioni climatiche.  Si sono specializzati nell'impiego di armi ed equipaggiamenti sofisticati e hanno avuto modo di approfondire la conoscenza delle procedure tecnico-tattiche del combattimento terrestre. Non hanno ceduto nemmeno davanti alla famosa “Commando Phase”.


Al fianco dei colleghi inglesi hanno affrontato prove selettive durissime come la marcia veloce di 12 miglia gravati da un peso di 35 chili oppure la “Young Officers’ Marines Peace”, una marcia di 70 chilometri su terreni impervi e con 70 chili di equipaggiamento individuale  e la famigerata e temutissima “30 Miler” che prevede 30 miglia, vale a dire 48,3 chilometri, di crosscountry con 20 chili di equipaggiamento ed arma individuale. Luca e Daniele hanno sofferto, provato la fatica, il freddo, il dolore, si sono immersi nelle acque gelide e nel fango molle, si sono calati dagli elicotteri, si sono arrampicati, hanno corso trasportando sulla schiena un collega, hanno spinto fino al limite il loro livello di sopportazione della stanchezza. Hanno stretto i denti e sono andati avanti, sempre. Per orgoglio personale e per difendere, davanti agli inglesi, l’onore dell’uniforme che indossano. Una volta acquisita la qualifica “Commando”, i giovani ufficiali hanno preso parte all'esercitazione NATO Baltops nel Nord Europa e nel mar Baltico ed hanno svolto un mese di addestramento congiunto con i marines americani nella base di Quantico, in Virginia, per ottenere anche la qualifica “Combat Ready”. Tra qualche giorno i sottotenenti di vascello Guerra e Rigliano faranno ritorno in Italia. Il loro prossimo impiego sarà al 1° reggimento della Brigata San Marco della Marina Militare, a Brindisi.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero