Il dramma di Omar, malato terminale a 16 anni: prima di morire, sposa la fidanzata

Omar e Amie
Omar Al Shaik aveva solo 16 anni ed è morto per una grave forma di leucemia. A dargli l'ultimo saluto, ieri, sono stati i suoi familiari e anche sua moglie. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Omar Al Shaik aveva solo 16 anni ed è morto per una grave forma di leucemia. A dargli l'ultimo saluto, ieri, sono stati i suoi familiari e anche sua moglie.




Già, perché il ragazzo, che viveva a Birmingham, era fidanzato con Amie Cresswell, una sua coetanea. Amava lo sport e il suo sogno era quello di entrare nell'aviazione, ma un malore durante una partita di calcio, qualche mese fa, ha trasformato la sua vita in un incubo.











I medici, dopo alcune visite, hanno capito cosa affliggeva il ragazzo: si trattava di una leucemia per la quale era necessaria la donazione di cellule staminali. Quando lo hanno annunciato a Omar, lo scorso marzo, erano in lacrime: «Ci restano non più di tre mesi per trovare un donatore compatibile». Purtroppo per Omar, le cellule staminali per il trattamento sono arrivate troppo tardi: solo due settimane fa. Nel frattempo i medici lo avevano sottoposto ad altre terapie ma alla fine hanno dovuto arrendersi.



Lo scorso 16 giugno, l'annuncio più difficile: «Ti restano solo pochi giorni da vivere». Mentre la mamma di Omar, che ha dovuto crescere un figlio da sola, piangeva disperata, il ragazzo ha sorriso e poche ore dopo ha espresso il suo ultimo desiderio: sposare la sua Amie. «Voglio che tutto il mondo mi veda mentre ci sposiamo», aveva aggiunto.



I due fidanzatini hanno chiesto il permesso alle loro famiglie e, dopo aver ottenuto il consenso, sono riusciti a organizzare una piccola cerimonia, celebrata con rito islamico. «Tutti noi piangevamo a dirotto, Omar invece era felice e sorridente», raccontano gli ospiti del matrimonio, celebrato venerdì scorso. Tra domenica e lunedì, però, Omar è morto. Ora sua madre, che cerca di farsi coraggio, vuole sensibilizzare tutti i cittadini britannici: «Aiutate la ricerca e iscrivetevi al registro dei donatori».



Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero