Nonna attaccata da una lince, la strangola a mani nude per proteggere la nipotina che dorme

Nonna attaccata da una lince, la strangola a mani nude per proteggere la nipotina che dorme
NEW YORK – Un combattimento a mani nude. Una lotta per la vita. In silenzio, per proteggere la nipotina. E’ stata questa l’avventura di una signora di 46 anni,...

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NEW YORK – Un combattimento a mani nude. Una lotta per la vita. In silenzio, per proteggere la nipotina. E’ stata questa l’avventura di una signora di 46 anni, attaccata davanti a casa sua da una lince: «Mirava alla mia gola - ha raccontato DeDe Phillips -. Le linci puntano direttamente alla vena giugulare, perché se riescono a  perforarla sei morto in due minuti». DeDe ha capito che l’unica sua chance era di prendere l’animale per la gola lei stessa, e tentare di strangolarlo. Ma la lotta doveva avvenire in silenzio, senza gridare e chiedere aiuto, perché a pochi passi, dentro casa, dormiva la nipotina di 5 anni: «Se fosse venuta fuori, la lince avrebbe preso di mira lei, non avrei potuto proteggerla».


DeDe Phillips vive in una zona agricola della Georgia. Aveva da poco messo la nipotina a riposare, ed era uscita per andare a fare una foto di un adesivo che aveva appena comprato e appiccicato sul vetro posteriore del suo furgone. L’adesivo diceva «Le donne che si comportano bene, non fanno la Storia». DeDe voleva fotografarlo e mandare l’immagine via sms al marito.

Ma proprio quando ha alzato il cellulare per la foto, ha visto una lince sbucare da dietro il furgone. E’ rimasta immobile, sperando che l’animale si allontanasse. Invece la lince ha fatto un balzo verso di lei.

Nella mente di DeDe è passato fulmineo il pensiero: «Devo proteggermi la gola». Ha allungato le braccia, e si è buttata a sua volta contro l’animale. Sono cadute insieme per terra, con DeDe che si difendeva con ginocchiate e calci, mentre avvicinava le mani verso la gola dell’animale.

Tutto ciò mentre la lince la graffiava, la mordeva, le affondava i canini nella carne. Eppure DeDe è rimasta lucidissima, e non ha emesso un lamento. Solo quando finalmente ha potuto stringere il collo dell’animale con tutta la sua forza, ha sentito che l’attacco stava volgendo a suo favore. E quando la lince ha smesso di attaccare, ed è rimasta ferma, DeDe ha finalmente gridato e chiesto aiuto.

La violenza dell’attacco della lince si deve al fatto che l’animale era rabico. E questo significa anche che DeDe è ora sotto cura per la rabbia. La cugina Amy Leann ha aperto un conto su Fundly, per aiutarla nelle spese mediche. Solo le ferite riportate – sul volto, il petto, le braccia, le gambe – hanno richiesto migliaia di dollari di spesa. E la cura contro la rabbia supera i 10 mila dollari. Ma DeDe ha detto ai giornalisti di essere comunque felice: «Quando mi ha attaccato, ho pensato: no, non voglio morire, non è possibile che io muoia così!» DeDe è già diventata un’eroina in Georgia come "la prima nonna a strangolare a mani nude una lince": «Non c’era un’atra via – aggiunge -. Toccava a me o all’animale. E’ toccato all’animale».
                                                                                                                                                                                            
 


 

 

 

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Il Messaggero