Un milionario per Miranda Kerr: la modella fa sul serio col fondatore di Snapchat

Evan Spiegel e Miranda Kerr
Sembra procedere a gonfie vele la nuova love story di Miranda Kerr. Archiviata definitivamente la lunga e importante relazione con Orlando Bloom, l’attore dei Pirati dei...

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Sembra procedere a gonfie vele la nuova love story di Miranda Kerr. Archiviata definitivamente la lunga e importante relazione con Orlando Bloom, l’attore dei Pirati dei Caraibi sposato nel 2010  da cui, dopo aver avuto un figlio, si è separata nel 2013, la supermodella australiana fa ormai dannatamente sul serio con Evan Spiegel.
Da una star del cinema a un genio dell’imprenditoria: venticinque anni - ben otto in meno dell’ex angelo di Victoria’s Secret - e un solidissimo conto in banca, Spiegel, infatti, è nientemeno che il fondatore di Snapchat, il servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet lanciato nel 2011 che l’ha reso il più giovane milionario al mondo.

 
Davvero un bella conquista, insomma, per la meravigliosa Miranda, che, stando a quanto da lei stessa raccontato alla rivista Edit, sta insieme al businessman da sei mesi. Il battesimo ufficiale dei piccioncini, però, è avvenuto solo ieri sera durante la passerella che anticipa la serata di gala dei Grammy Award. Sorridenti e complici, i due si sono fatti immortalare dai paparazzi, che, naturalmente, non vedevano l’ora di celebrare questo debutto.
 
Prima di presentarlo ai fotografi, ovviamente, la Kerr aveva provveduto a far conoscere il suo nuovo boyfriend alla persona più importante della sua vita: il piccolo Flynn, il suo primogenito di soli cinque anni, che, come papà Bloom, a quanto pare, non ha avuto nulla da obiettare sul ricchissimo Spiegel. Anzi. “Io e Orlando”, aveva raccontato l’indossatrice ad Edit lo scorso mese, “ci siamo dati una regola, e cioè che avremmo dovuto conoscere bene la persona che frequentavamo, per almeno sei mesi, prima di presentarla a Flynn. Evan l’ha incontrato e le cose sembrano andare bene. Orlando pensa che lui sia un grande. Insomma, siamo diventati una famiglia moderna”. Meglio di così. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero