Allarme nel Mediterraneo, arrivano pesci e molluschi "alieni": ecco le specie pericolose

Allarme nel Mediterraneo, arrivano pesci e molluschi "alieni": ecco le specie pericolose
Il Mediterraneo si fa tropicale? A giudicare dalle temperature registrate in alcune aree, come i 29 gradi raggiunti dalle acque superficiali del mar Ligure pochi giorni fa, sembra...

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Il Mediterraneo si fa tropicale? A giudicare dalle temperature registrate in alcune aree, come i 29 gradi raggiunti dalle acque superficiali del mar Ligure pochi giorni fa, sembra proprio di si. A confermare il cambiamento epocale in atto, poi, le numerose “specie aliene” che, ormai, si sono stabilite con successo nei nostri mari, a discapito della fauna marina autoctona. Alghe, molluschi, invertebrati e soprattutto pesci che hanno cambiato residenza e proliferano, tanto che non è più raro trovarli nelle reti dei pescatori.


Tra le specie più note, protagoniste della migrazione, il coloratissimo pesce scorpione e il pesce palla maculato. Due specie che è bene tenere a distanza e lontani dal piatto. La prima per via del potente veleno sprigionato dalle spine, lunghe e colorate che ne adornano la livrea, la seconda per l’alta tossicità delle sue carni che non scompare nemmeno dopo la cottura. Pesci velenosi, pesci tossici, ma come sono arrivati nei nostri mari? Tutto era cominciato nel 1990 quando, dei pescatori, avevano rinvenuto qualcosa di strano nelle reti. Qualcosa che non avevano mai visto, se non in qualche documentario né, tantomeno, pescato. Coloratissimo e bellissimo, lo avevano descritto allora. Una vera rarità.


Da quel giorno, però, quella rarità, riconosciuta con il nome di pesce scorpione, si sarebbe moltiplicata, così come gli incontri di pescatori e sub, registrati anche nelle acque siciliane. E’ una specie invasiva ed aggressiva, come sanno bene in Florida dove, introdotta accidentalmente negli anni ’80, fu capace di colonizzare buona parte dell’Atlantico. L’avvertimento “maneggiare con cura”, in caso di incontri fortuiti con questo pesce, è quanto mai indicato. D’altronde, anche il Mar Rosso,non è più così lontano. Con il Canale di Suez raddoppiato, è divenuto da tempo una specie di autostrada per pesci e varie specie tropicali che lo attraversano senza troppe difficoltà. La questione è talmente seria che anche l’Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale) torna sull’argomento e rilancia la Campagna di allerta mentre nuove segnalazioni relative al pesce palla maculato, arrivano da Calabria, Puglia e Sicilia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero