«La corsa è gioia di vivere». E se lo dice lui, che a 80 anni corre e salta come un ragazzino, c'è da credergli. Sergio Molinari, il barbiere-runner...
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C'è chi lo chiama "Il Maestro": per i consigli di corsa e di vita che dà a chi entra nel suo negozio pieno di medaglie o lo incontra ad allenarsi sui viali dei Castelli o nelle gare nella Capitale. Anche quest'anno, per festeggiare il suo compleanno, domenica mattina sarà al via della Maratona di Roma, 42 kilometri e 195 metri sulle strade della città eterna. Che affronterà senza paura, «ma con la capoccia, perché il nostro avversario è muto, cieco e sordo: è la strada che hai sotto i piedi».
Sergio Molinari farà parte di quell'esercito di runner, 16.764, che partiranno da via dei Fori Imperiali, per conquistare la storia. Lui, alla sua 17esima edizione consecutiva, avverte e consiglia i meno esperti: «Non guardate l'orologio, mentre correte pensate a quanto siete fortunati a farlo, visto che c'è tanta gente che non può. E godetevi le bellezze Roma, una posto unico e irripetibile».
Come sempre sul percorso verrà fermato dai suoi fans per un selfie o una stretta di mano. E pensare che lui, che ha avuto tra i suoi clienti Re Farouk in esilio dall'Egitto e lo scultore Umberto Mastroianni, ha cominciato a correre solo a 65 anni, conquistando qualche anno dopo a Carpi il titolo di Campione d'Italia di Maratona Over 70. Quella di domenica sarà la sua 44esima maratona. Sa già quello deve mangiare a colazione prima della gara, un menù non proprio da manuale: «Un pezzo d'aglio, bruschetta con pomodoro e olio d'oliva e caffè». E poi, a 80 anni appena compiuti, scenderà a Roma per affrontare i 42 chilometri e 195 metri di gara. «E me magno pure questi!». Parola di "A Nicchia", il barbiere runner che sfida il tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero