Appena prima dello scorso Natale, dal Mibact era arrivata la dichiarazione di interesse e la tutela dello "studio d'artista", con il vincolo su affreschi, opere...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La candidatura è stata proposta dalla professoressa Caterina Calabresi di Gualdo Tadino perché ritenuta la più grande artista donna di arte primitiva vivente. Qui si era infatti svolta la mostra “I pittori dal cuore sacro”, curata da Catia Monacelli e Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte l'aveva conosciuta grazie a Maria Elena Piferi, viterbese e storica dell'arte. La premiazione si era già svolta il 18 marzo alla Regione Lombardia, ma Bonaria Manca non era potuta essere presente insieme alle altre donne provenienti da varie parti del mondo. Quindi si è deciso di consegnarle il premio a domicilio, in quell'abitazione già diventata un museo, con ogni porzione di parete da lei dipinta.
A consegnare all'artista sarda il premio sarà Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità della provincia di Brescia, insieme a Daniela Sanguanini, componente del comitato di valutazione. Sarà presente anche il sindaco Fabio Bartolacci. Gandolfi ha promosso il premio in collaborazione con la sua omologa a livello nazionale, Francesca Cipriani, insieme a PromAzioni 360 di Darfo BoarioTerme, Brescia.
Chi è Bonaria Manca? E' una pastora sarda che vive sola a Tuscania, dove la sua famiglia è emigrata negli anni 1950. «Fila la lana, tesse da sola i suoi abiti, canta canzoni arcaiche e dipinge su tela e sulle pareti della sua casa le storie della sua vita e le sue visioni. Le sue opere - spiegano dall'associazione che porta il suo nome - sono presenti in musei e collezioni private all'estero e sono state spesso esposte al pubblico".
"Standout woman award" è nato per rendere omaggio alle donne che si sono contraddistinte per capacità, abilità, competenze, coraggio, in grado di «dare esempi al mondo intero - spiegano gli organizzatori - proprio come il grande spirito libero di Bonaria Manca, che ha narrato la sua vita con la pittura, attraverso un’arte unica nel suo genere sfidando convenzioni di ogni sorta».
«Obiettivo del premio - dice Gandolfi - è la valorizzazione delle donne che nel loro essere sono portatrici di pace e di amore per la vita e Bonaria ce lo trasmette ogni momento con la sua grande arte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero