Luciana Vega è un'aspirante astronauta di 11 anni, di origini cilene, che sogna di essere la prima donna a mettere piede su Marte. Non stiamo parlando di una...
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L’obiettivo dell’azienda e del suo presidente Katy Dickson è quello di rompere con alcuni stereotipi del passato, e incoraggiare tutte quelle bambine che sognano di diventare scienziate, ingegneri, ricercatrici e, perché no, astronaute, professioni da sempre considerate (a torto) “da maschi”. Ecco quindi che la piccola Luciana, con la sua tuta da astronauta e il suo grande sogno nel cassetto, spinge le bambine e le ragazze a non fermarsi alle prime difficoltà, insegnando loro l'importanza di imparare dagli errori e dai successi, lavorando in squadra verso un obiettivo comune.
Per assicurare la credibilità della storia di Luciana, e per garantire che tutti gli accessori e gli abiti venduti con lei siano il più conforme possibile agli originali, American Girl ha dichiarato di aver lavorato a stretto contatto con un team della Nasa, tra cui spiccano l'astronauta Megan McArthur e l'ex capo scienziato Ellen Stofan.
Il progetto, inoltre, non si fermerà al solo commercio della bambola: grazie alla partnership siglata con la Nasa, American Girl ha in cantiere anche la realizzazione di un sito web e di una app dove i ragazzi potranno vivere l’emozione di una simulazione spaziale e cimentarsi in quiz educativi.
Con il lancio del giocattolo, per dare più forza all'intento, l’azienda americana ha messo in vendita anche una serie di libri, dove viene raccontata la storia di Luciana, la sua emozione nel partecipare allo Space camp per aspiranti astronauti e le sfide che affronta mentre insegue il suo sogno con coraggio, curiosità e meraviglia.
Perché, come ha dichiarato l'astronauta Megan McArthur, l’importante in fondo è “incoraggiare ragazze e ragazzi a perseguire i loro sogni, non importa quanto grandi” e “mostrare come quei sogni possano diventare realtà per ogni bambino".
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Il Messaggero