Gisele Bundchen, prima uscita dopo gli interventi di chirurgia estetica: e continuano le critiche per il burqa

Gisele Bundchen
Il mese scorso era già finita sotto il fuoco incrociato dei media e dell'opinione pubblica per aver indossato un burqa nell'infruttuoso tentativo di sfuggire alla stampa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il mese scorso era già finita sotto il fuoco incrociato dei media e dell'opinione pubblica per aver indossato un burqa nell'infruttuoso tentativo di sfuggire alla stampa mentre entrava in un famoso centro parigino di chirurgia estetica.






Sabato scorso la 35enne ex supermodel Gisele Bundchen è stata fotografata per la prima volta dopo gli interventi al seno e intorno agli occhi ai quali si è sottoposta: è stata immortalata mentre sbarcava sorridente da un jet privato nel New England con i suoi due figli, Vivian di due anni e Benjamin di cinque, e il cane di famiglia. Il cambiamento dei lineamenti del viso è apparso leggero ma evidente.



Diverse fonti hanno riferito al New York Post che Gisele e la sorella minore, Rafaela, si erano vestite come musulmane devote per entrare di nascosto nella clinica in cui sono state sottoposte agli interventi di ritocco estetico. Secondo le stesse fonti, Gisele, preoccupata per il fatto che occhi e seno avevano subito un tracollo dopo le sue due gravidanze, ha deciso di farsi un regalo (costato 11mila dollari) per i suoi 35 anni compiuti il 20 luglio e per il ritiro dalle passerelle avvenuto all'inizio dell'anno: recuperare la situazione affidandosi alla chirurgia plastica. Il giorno dopo aver lasciato le due donne in clinica, l'autista dell'ex top model brasiliana è tornato a riprenderle e le ha riportate al Bristol Hotel.



Poi le sorelle hanno lasciato l'albergo. Gisele e la sorella, però, quando hanno deciso di travestirsi non hanno studiato bene usanze islamiche e, sotto il burqa, hanno indossato sandali aperti che le donne musulmane giudicano inappropriati. Senza contare che in Francia è vietato indossare burqa in pubblico. Dopo la pubblicazione di quelle foto Gisele è stata messa sotto accusa per "appropriazione indebita del burqa". «Non lo ha fatto per l'Islam. Questo è molto brutto - ha detto l'Imam Muhammad Abdullah Kamal Al-Azhari dell'Astoria Islamic Center del Queens, a New York - Ha indossato un abito santo per uno scopo cattivo». E molti parigini l'hanno subissata di critiche su un sito web francese: «Farsi fotografare in burqa è ridicolo!!!! Tanto più che in Francia è vietato indossarlo!!!!». E altri hanno aggiunto: «Avrebbe fatto meglio ad ammettere di aver fatto un intervento di chirurgia plastica, perché non è una cosa vergognosa. Non l'ho mai trovata bella prima e sicuramente non mi piace ora».



La notizia dell'intervento chirurgico è arrivata il giorno dopo che il marito di Gisele, Tom Brady, stella del football americano, era stato squalificato per quattro partite per uno scandalo legato a irregolarità sportive. La famiglia certamente non dovrà dibattersi tra mille difficoltà economiche durante il periodo di inattività di Tom se si considera che Gisele, l'anno scorso, ha guadagnato qualcosa come 47 milioni di dollari, guadagnandosi il titolo di modella più pagata del mondo. Anche se per lei sembrano ormai finiti i tempi dei compensi da favola, visto che all'inizio dell'anno ha deciso di ritirarsi. Il mio corpo mi dice sempre quello che vuole, e stavolta mi ha detto di fermarmi - aveva detto in aprile l'ex modella a un giornale brasiliano - Io rispetto il mio corpo. È un privilegio essere capaci di dire basta».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero