Giappone, polemiche sulla miss di colore: «Il padre è afroamericano, non ci rappresenta»

Ariana Miyamoto (foto da Facebook - Miss Universe Japan)
Non l’è bastato essere bella, anzi bellissima, per mettere d’accordo tutti. “Colpa” di quel suo incarnato scuro, che tradisce metà delle sue origini. ...

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Non l’è bastato essere bella, anzi bellissima, per mettere d’accordo tutti. “Colpa” di quel suo incarnato scuro, che tradisce metà delle sue origini.




Pur essendo nata (da mamma nipponica) e cresciuta a Nagasaki, infatti, Ariana Miyamoto, splendida miss Giappone 2015 e prossima candidata per la nazione del Sol Levante al concorso di Miss Universo, è figlia di un afroamericano e la cosa ai “puristi” della razza non piace tanto. Così, sui social network, molti hanno cominciato a chiamarla con il termine “hafu”, una parola mutuata dall’inglese “half” che definisce in maniera non molto simpatica chi vanta una discendenza birazziale. Ma non basta. Una parte di questo nutrito gruppo di internauti è dell’opinione che la ragazza, proprio a causa delle sue radici, del colorito della sua pelle e dei suoi tratti non certo tipicamente orientali, non possa e non debba rappresentare il Giappone.



Lungi dal potersi considerare un qualcosa di sorprendente, se si guarda alla storia e alla diffidenza con cui spesso la gente nipponica ha guardato e continua a guardare a stranieri e immigrati, la protesta contro la prima reginetta di colore e multiculturale del Paese si inserisce anche nel solco di una società che non smette di procedere verso una quasi completa omogeneizzazione razziale. Il Giappone, infatti, è uno tra gli Stati a minore varietà etnica, caratteristica ben testimoniata dal fatto che oltre il 98 percento della popolazione è costituito da cittadini di ceppo nipponico.



Ariana, comunque, nonostante i giovani e freschi ventun anni da compiere a maggio, ha già le spalle forti e non ha certo intenzione di farsi condizionare. Lei che, ai tempi delle scuole superiori, partì alla volta degli Stati Uniti per poi tornare con l’obiettivo di affermarsi come modella sa di essere nel giusto e, in attesa di realizzare il suo sogno, cerca di assimilare la lezione del suo modello di vita, Mariah Carey: “Ha dovuto affrontare ostacoli razziali proprio come me - ha raccontato al portale rocketnews24.com - ma li ha superati ed è diventata una top star. Per questo è diventata la mia fonte d’ispirazione”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero