Per chi avesse ancora dubbi e perplessità sul fatto che i gatti hanno nove vite, da Tampa, negli Stati Uniti, arriva la storia di Bart. ...
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Il micio è stato investito da una macchina e, tra i pianti della sua proprietaria Ellis Huston, è stato sepolto nel cortile di casa.
Secondo quanto ha raccontato la donna, l'animale non dava più segni di vita: aveva il volto sfigurato e non respirava più, come ha potuto constatare un veterinario. E così Ellis ha deciso di trovare il posto migliore in giardino per dare una giusta sepoltura all'amico di una vita.
Tuttavia Bart non aveva nessuna voglia di morire e, aggrappandosi con le unghie alle poche forze che aveva in corpo, si è scavato un'uscita sbucando nel giardino dei vicini. Con mezza faccia tumefatta e con il volto coperto di sangue, il micio ha vagato alcuni giorni stordito per le vie del quartiere prima di ripresentarsi, dopo cinque giorni, alla porta di Ellis per chiedere un pasto caldo e un po' di coccole.
Bart è stato portato alla Tampa Bay Humane Society per essere curato: ha subito un trauma cranico, ha una mascella rotta e un occhio malconcio ma è vivo. I veterinari lo sottoporranno a un intervento ma è escluso che possa recuperare la vista dall'occhio sinistro.
Non è chiaro come sia riuscito a scappare dalla sua tomba di terra ma una cosa è certa: a salvarlo è stato il suo istinto di sopravvivenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero