Fabrizio Corona su Facebook dopo il no della Cassazione: «Non c'è giustizia senza perdono»

Fabrizio Corona su Facebook dopo il no della Cassazione: «Non c'è giustizia senza perdono»
«Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono». Una frase di papa Wojtyla pubblicata ieri sul suo profilo ufficiale di Facebook. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono». Una frase di papa Wojtyla pubblicata ieri sul suo profilo ufficiale di Facebook.


E' l'unico commento che arriva da Fabrizio Corona dopo la decisione della Cassazione che ha detto no allo sconto di pena per l'ex re dei paparazzi ancora in carcere. La Cassazione ha accolto in buona parte il ricorso presentato dal pm del tribunale di Milano contro quanto stabilito lo scorso febbraio dal gip, che aveva ridotto il cumulo della pena totale a 9 anni dai 13 anni e due mesi iniziali. Ora dunque con la decisione della Cassazione, il cumulo pene ricalcolato potrebbe arrivare a 13 anni e Corona dovrebbe restare in carcere ancora per quasi 11

anni.







«Fabrizio continuerà comunque a combattere, ma non va lasciato solo», ha spiegato l'avvocato Chiesa che, assieme al legale Antonella Calcaterra, tra l'altro, ha chiesto alla Sorveglianza di Milano di farlo uscire da Opera e mandarlo in una comuntà, perchè sta soffrendo di stati depressivi, psicosi, ansia e attacchi di panico. I giudici, intanto, hanno disposto una perizia psichiatrica (l'incarico sarà conferito l'11 febbraio). Pende anche la richiesta di grazia parziale presentata a dicembre a Giorgio Napolitano e di cui dovrà occuparsi il prossimo presidente della Repubblica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero