Fra enologia e geologia, a Civita di Bagnoregio per riconoscere il legame fra vino e territorio

Fra enologia e geologia, a Civita di Bagnoregio per riconoscere il legame fra vino e territorio
Una conferenza per capire lo stretto legame che unisce un vino e un territorio. Così che bevendo un bicchiere di vino si possa essere in grado di capire non solo di che...

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Una conferenza per capire lo stretto legame che unisce un vino e un territorio. Così che bevendo un bicchiere di vino si possa essere in grado di capire non solo di che vino si tratta ma anche in che tipo di terreno il vitigno è stato coltivato. C’è un fil rouge, invisibile ma indissolubile, che collega le caratteristiche geologiche di un territorio alla sua storia, al suo paesaggio e anche alla qualità dei prodotti enogastronomici.


E in particolare al vino. Infatti la composizione del terreno dove è impiantato il vitigno ha una forte influenza sulla qualità e lo sviluppo della coltura. Ad esempio i terreni tufacei producono vini più leggeri e profumati rispetto ai suoli prettamente argillosi. I vini prodotti con viti coltivate in suoli ben drenati (tufi sabbiosi, sabbie) sono caratterizzati da buona freschezza, breve capacità di maturazione nel tempo, fragranza di profumi e struttura esile. Al contrario nei terreni poco drenati (cioè quelli molto argillosi), dove le radici delle viti rimangono più a lungo umide, i vini hanno scarsità di aromi e struttura: le uve coltivate in tali terreni, nei quali le radici hanno difficoltà a propagarsi, producono vini tannici, ricchi di colore e poco trasparenti, con un grado alcolico più elevato.

Tutto questo, e non solo, si potrà scoprirlo nell’antico borgo di Civita di Bagnoregio, nel corso di un appuntamento di due giorni che metterà insieme tanti saperi ed esperienze diverse.

Si comincia sabato 16 aprile al Museo Geologico e delle Frane, dove geologi, agronomi ed enologi si incontreranno in un convegno divulgativo, aperto a tutti, per raccontare l’evoluzione geologica della Teverina (area che comprende i comuni di Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Lubriano, Graffignano e Civitella d’Agliano), le caratteristiche naturali, i pregi paesaggistici e le criticità. A conclusione Wine tasting, un assaggio guidato di vini prodotti con vigneti impiantati su diversi tipi di terreno; con l’aiuto degli esperti enologi si potrà scoprire cosa lega le caratteristiche dei vini alle peculiarità geologiche del territorio della famosa Valle dei Calanchi.


Domenica 17 aprile nella piazza centrale del Borgo sarà allestita un’area degustazione dei vini della Teverina: il Museo Geologico e della Frane sarà presente con postazioni dedicate alla scoperta delle caratteristiche dei terreni, argillosi o tufacei, dei vigneti, all’osservazione e alla manipolazione di campioni geologici del territorio, alla presentazione della storia geologica di Civita di Bagnoregio e del suo futuro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero