Un passato da ribelle per Emma Marrone. La cantante si racconta in un'intervista a "Rolling Stone" nella quale rievoca un episodio abbastanza spiacevole con la...
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Emma già da ragazza si distingueva dalle sue coetanee. «Ero un po' ribelle, un po’ diversa dal canone delle ragazzine del tempo in Salento. Il piercing, i tatuaggi, i capelli di mille colori... Poi frequentavo solo musicisti e band con cui suonavo. Gente che era ancora più strana di me. Non andavo in villa, allo struscio - ricorda - Ero sempre chiusa in una cantina o in un pub, a suonare o a sentire suonare gli altri. Al Sud si nota ancora di più quando sei diverso, nell'accezione positiva. Io volevo fare musica, volevo cantare, ma non pensavo di farne un lavoro. Facevo la commessa, facevo la cameriera». Nemmeno ad Amici, Emma si è subito resa conto che il suo sarebbe stato un successo nazionale. «A me importava solo di poter cantare dal vivo davanti a 5 milioni di italiani. Poi mi ha cambiato la vita. Ancora oggi mi capita di svegliarmi al mattino e non crederci». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero