Testamento biologico, Tunisi e la sua malattia. Di questo ha parlato Emma Bonino, ospite de «L'intervista» di Maria Latella in onda su Sky TG24. ...
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«Ho fatto testamento biologico durante il dramma Englaro: l'eutanasia è sempre stata nella scia radicale - ha spiegato la Bonino - L'obiettivo è vivere liberi fino alla fine e morire in dignità. Spero che il parlamento la discuta e non ci obblighi all'umiliazione di andare in Svizzera per morire con dignità».
Emma Bonino è attualmente in cura per un tumore ai polmoni, e la cosa che le fa più paura è il dolore. «La morte? Dovessi dire la sento molto lontana - ha spiegato a Maria Latella - ho più paura del dolore. Il dolore serve solo per individuare i sintomi, ma una volta che sono stati individuati bisogna eliminare il dolore».
«Il momento peggiore - racconta la Bonino - è quando mi sento la stanchezza che arriva dopo le sedute di radioterapia: sentire che corpo non ti risponde. I momenti migliori sono quando incontro chi mi dice: 'Emma, hai ragione, io non sono il mio tumore, sono un cittadino, sono molto più di questò».
Per quanto riguarda l'odierna marcia di Tunisi, se i capi di Stato non fossero stati presenti «sarebbe stato un segno di disattenzione», spiega la Bonino.
E alla domanda se la marcia non si risolva in una passerella, risponde: «No, i simboli sono importanti in politica, e il simbolo dell'assenza sarebbe stato devastante, come dire: affari vostri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero