Oltre 218mila sterline. Ovvero circa 276mila euro. È questa la cifra per cui è stata ceduta una rara copia della prima edizione de Il Capitale di Karl Marx, che, a...
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Il testo simbolo dell’anti-capitalismo è stato battuto all’asta a Londra dalla società Bonhams, che, incurante evidentemente di commettere un “sacrilegio”, l’aveva messo in palio con una richiesta di vendita pari a 150mila euro. A vincere la corsa all’acquisto, con tanti saluti a Marx e ai suoi sermoni sul profitto, un (per ora) anonimo acquirente giunto quindi a sborsare una somma di denaro quasi doppia rispetto a quanto preteso inizialmente dall’azienda britannica.
Soldi spesi bene, verrebbe da dire, considerato soprattutto che il cimelio, datato 18 settembre 1867, contiene al suo interno due “chicche” non da poco: la firma del filosofo tedesco e una sua dedica a tal Johann Georg Eccarius, definito “uno dei miei più vecchi amici e seguaci”.
Nato nel 1818 a Friedrichroda, Germania, e morto nel 1889, per tutta la sua vita Eccarius svolse la professione di sarto, un’attività portata avanti con dedizione parallelamente all’impegno civile e politico. Tra il 1836 e il 1847, infatti, l’uomo si iscrisse prima alla Lega dei Giusti e, in seguito, a quella dei Comunisti, avendo così modo di incontrare e conoscere Friedrich Engels e lo stesso Marx, delle cui teorie fu, appunto, un fedele e convinto sostenitore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero