Duemila chilometri in bici attarverso l'Italia: raccolta fondi per il Nepal

Duemila chilometri in bici attarverso l'Italia: raccolta fondi per il Nepal
 Pedalare in sella alla bicicletta, percorrendo 2.000 chilometri per sensibilizzare le persone sulla situazione del Nepal, colpito dal violento terremoto di un anno fa. E...

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 Pedalare in sella alla bicicletta, percorrendo 2.000 chilometri per sensibilizzare le persone sulla situazione del Nepal, colpito dal violento terremoto di un anno fa. E partire proprio da Mirandola, il paese dell’Emilia Romagna che fu danneggiato dal sisma nel 2012, che distrusse case, fabbriche e chiese. E’ questa l’impresa di  Davide Gaddi, 45 anni, di Mirandola, professione magazziniere in un salumificio. Tra due mesi prenderà il via il suo progetto:  il 30 aprile 2016 in sella alla sua mountain bike partirà proprio da Mirandola, prima tappa Trieste.

 

 
Il viaggio proseguirà verso il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, per poi proseguire in Toscana e ritornare a casa, dopo tre settimane. Mezza Italia in bicicletta.
Nel suo viaggio toccherà tutti i centri dai quali, nell’emergenza del 2012, sono partiti gli uomini e i mezzi dell’ Anpas, associazione nazionale pubbliche assistenze e della Protezione civile per aiutare Mirandola a risollevarsi dalle devastazioni del sisma. Lungo il percorso i volontari  forniranno sostegno ed accoglienza, in questa impresa. 
Per allenare le gambe lo sportivo sta seguendo sedute di preparazione atletica, alternando uscite in bicicletta in salita e su tutti i tipi di terreno, a potenziamento in palestra sotto la guida esperta dell’allenatore Alessandro Colombi.
 
In ogni tappa del percorso lancerà un appello per devolvere fondi al conto corrente Anpas, associazione nazionale pubbliche assistenze, finalizzato all’ampliamento dell’orfanotrofio “Motherhood Care Nepal” a Lalitpur, vicino a Kathmandu, e per la formazione di tecnici locali per la ricostruzione.
La struttura per i bambini rimasti senza genitori è purtroppo divenuta insufficiente, per effetto del sisma del 2015 e Anpas, insieme a Reluis e all’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs), sta raccogliendo fondi per renderla più capiente ed accogliente.
 
Sarà possibile seguire da casa la sua impresa sul blog, “catenanamaste.tumblr.com”, dove racconterà giorno per giorno le tappe del viaggio.

Sul perché ha voluto compiere questo viaggio, Davide dal suo blog scrive: «Ho scoperto che i limiti che ci sono in noi possono essere frantumati dalla forza di volontà e dalla coerenza e quello che mi piace di viaggiare in bicicletta è che permette di ammirare la natura e vedere posti nuovi».
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Il Messaggero