Oltre un milione di dollari. Un milione e seicentomila tondi tondi, per essere precisi. È questa la cifra che Charlie Sheen avrebbe sborsato in soli dodici mesi per accompagnarsi...
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Non è certo un mistero, d’altronde, che Sheen, vero e proprio bad boy di Hollywood, amasse intrattenersi con escort e accompagnatrici varie. Alcune di queste, come rivelato alla “Nbc” dallo stesso interprete di “Platoon”, una volta informate del suo contagio da HIV, l’avrebbero addirittura ricattato chiedendogli soldi per non andare a raccontare tutto ai media.
“Stiamo parlando di estorsioni - aveva spiegato non più tardi di martedì scorso l’attore ospite del talk show “Today” -. “Ho pagato delle persone, non molte ma abbastanza per portarmi via dei soldi che sapevano avrei messo da parte per i miei figli. Erano persone di cui mi fidavo e che facevano parte della mia cerchia di amici. La fiducia che avevo riposto in loro, mi si è ritorta contro sotto forma di tradimento. Oggi sono finalmente libero da questa prigione”.
Libero dalle pressioni economiche ma non dalle accuse di alcune ex con cui, successivamente alla positività al test HIV, avrebbe avuto rapporti non protetti. A sentire i tabloid, le donne - sei in totale - sarebbero sul piede di guerra e pronte a denunciare Sheen per non essere state messe al corrente del suo stato clinico. Risalirebbero a qualche mese prima della diagnosi, invece, le relazioni intime tra l’attore e altre ragazze, per la maggioranza prostitute a cui il divo avrebbe proposto una tariffa maggiorata pur di fare sesso senza precauzioni, un gruppo in cui si staglierebbe una donna rimasta anonima che ha raccontato di aver procacciato a Sheen e consorte - la terza moglie Brooke Mueller - tra il 2009 e il 2010 una dozzina di fanciulle per prestazioni mercenarie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero