Un brindisi con Carlo Riccardi per festeggiare i suoi 90 anni. L’appuntamento è lunedì prossimo, 3 ottobre, dalle 19.30 in poi a Palazzo Santa Chiara, nella...
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Sono i primi anni della Repubblica, il boom economico è appena esploso, il neorealismo si sta facendo strada nel cinema e le grandi produzioni hollywoodiane sbarcano attori e divi di continuo. Siamo in piena Dolce Vita e Riccardi con i suoi scatti ne è protagonista: fotografa tutti i personaggi famosi che passano per la Città eterna. Tra via Veneto, via Condotti e piazza di Spagna comincia così l’avventura del paparazzo che brama documentare un’epoca. La sua lunga carriera di fotografo lo porta poi a collezionare un’esclusiva successione papale, da Pio XII a Giovanni XXIII fino a Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Ma Riccardi coltiva anche altre passioni, ama dipingere ad esempio, e scrivere poesie. Insieme ad altri intellettuali fonda persino il movimento artistico della “Quinta Dimensione”, l’ultimo manifesto pittorico del ‘900. Ancora oggi si può contribuire ai progetti dell’omonimo istituto con una donazione (IBAN: IT 26 S 03069 03315 701000000211).
La carriera di pittore lo porta a realizzare progetti ambiziosi, come i 25 quadri che hanno come soggetto i paesaggi e le città della Polonia, in particolare Wadovice, città natale di Giovani Paolo II. Tele che furono esposte nel 1978 in una mostra intitolata “Cattedrali a Cracovia, omaggio al Papa” allestita nella chiesa romana di San Pio V e inaugurata dal Pontefice che “veniva da lontano”. Negli anni ‘80 l'artista passa alle maxi-tele: il 15 agosto del 1986 Riccardi avvolge per la prima volta l’obelisco di piazza del Popolo con la sua opera pittorica, una tela lunga 100 metri raffigurante la città di Roma e le tante scene di lavoro che si incontravano per le sue vie. Il 16 agosto scorso, a trent’anni di distanza, la storia si ripete e quella stessa piazza ospita un’altra maxi-tela di Riccardi: si intitola “Diamoci una mano”, un omaggio alla cultura come mezzo di unione tra i popoli.
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Il Messaggero