Addio alla tazzina, arriva il caffè da masticare

Il caffè che si mastica
Addio al rito della” tazzullela” ogni mattina, per svegliarsi al mondo con l’inconfondibile profumo rigenerante e rassicurante sprigionato dalla caffettiera?...

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Addio al rito della” tazzullela” ogni mattina, per svegliarsi al mondo con l’inconfondibile profumo rigenerante e rassicurante sprigionato dalla caffettiera? Potrebbe accadere visto l'esordio del caffè da masticare, sotto forma di caramella gommosa. Che contiene circa 50 milligrammi di caffeina, come dire l’equivalente di mezza tazza di caffè americano, quasi tre quarti di un espresso. L’idea che difficilmente incontrerà i favori, e soprattutto i gusti, degli italiani arriva dalla Spagna dove è stato inventato “Go Cubes” il progetto di questo cubetto che poi è stato finanziato con il crowfunding su Internet e si è poi concretizzato negli Stati Uniti.

 


Le caramelle oltre alla caffeina contengono integratori come teanina, vitamine B6 e B12 e acido folico,  utili a migliorare la memoria e il livello di attenzione. Ci sono tre diversi gusti: moka, latte e classico e una confezione da sei costa 20 dollari, ovvero circa 18 euro. Secondo i giovani inventori Michael Brandt e Geoffrey Woo sostituiranno le tazzine nel prossimo futuro, anche perché sempre a sentir loro, sono più comode, si possono portare e masticare ovunque e poi non sporcano se per caso dovessero versarsi addosso…

Per ora non sono ancora arrivate da noi in Italia, ma è solo questione di tempo. Le sfide al caffè e a quella che nel nostro Paese è una tradizione centenaria si stanno moltiplicando: prima l’annuncio dello sbarco di Starbucks a Milano, ora l’ipotesi di un addio definitivo alla mitica gestualità del sorseggio che accompagna tutte le colazioni e i dopo pranzo dello Stivale. Urge una presa di posizione, anzi di caffettiera, da parte dei chicchi tostati. E tartassati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero