La birra prende il volo: si potrà bere alla spina anche in aereo

Birra alla spina in volo
La birra prende il volo. Letteralmente. Perché a breve, non appena inizieranno le Olimpiadi a Rio, salirà in aereo e verrà servita non nelle solite lattine o...

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La birra prende il volo. Letteralmente. Perché a breve, non appena inizieranno le Olimpiadi a Rio, salirà in aereo e verrà servita non nelle solite lattine o bottiglie ma alla spina. Per la gioia di tutti gli amanti delle bionde (quelle da bere) che non dovranno rinunciare a una bella pinta della loro adorata bevanda appena spillata neanche ad alta quota.


Un’impresa ch sembrava impossibile per via dell’altitudine e della pressione e che, invece, è riuscita alla compagnia aerea Klm e alla Heineken, non a caso simboli di un Paese birrofilo a 360 gradi come l’Olanda. Insieme hanno escogitato un modo per offrire bicchieri di birra doc anche in cabina. Cosa, per l’appunto, non facilissima perché le bombole di diossido di carbonio e i fusti usati normalmente in tutti i locali, ma a terra, non possono essere utilizzate ad alta quota perchè la bassa pressione dell'aria ridurrebbe tutto in schiuma. Ecco allora l’idea: creare un carrello ad hoc con un compressore d'aria e un contenitore per lo stoccaggio della birra.

Per il necessario aspetto refrigerante verranno caricati all’aeroporto di Amsterdam barili già raffreddati a dovere e in grado di rimanere freddi fino ad 8 ore. E verrà ritoccato anche il diametro della spina. Tutto per incontrare i  favori e soprattutto i gusti dei passeggeri che on air vanno ancora più coccolati perché  le papille gustative sono ricettive del 30% in meno rispetto alla terraferma (soprattutto per quanto riguarda il dolce e il salato). Alla notizia della “pinta volante”  gli appassionati hanno storto il naso anzi il palato: senza la giusta temperatura, senza i bicchieri di vetro (vietati in aereo) e la loro corretta inclinazione per evitare gli eccessi di gas, senza tutte le mille accortezze per una bevuta come si deve, per loro “non s’ha da fare”. Ai viaggiatori in volo per Rio l’ardua sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero