Aveva appena finito di guardare la tv. Ad attirare la sua attenzione, una trasmissione documentaristica, una delle tante sui misteri del cielo e sul tema degli aerei scomparsi tra...
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Riorganizzate le idee e, soprattutto, recuperati un foglio di carta e una penna, ecco pronta la soluzione, trasferita in fretta e furia in un disegno: un gruppo di grandi palloncini al neon, da agganciare al velivolo, muniti di trasmettitori di frequenze radio e pronti a risalire in superficie, senza disperdersi nell’aria, a impatto avvenuto. Un progetto da inviare per posta nella speranza di ricevere ascolto.
Come poi è effettivamente accaduto in questa storia che tanto ordinaria non è: sì, perché il Ben in questione ha solo otto anni e la società che si è vista arrivare tramite lettera, scegliendo di prenderlo in considerazione, l’originale sistema di emergenza è nientemeno che la “Delta Airlines”, una delle maggiori compagnie aeree degli Stati Uniti e del mondo.
Residente a Ogden, cittadina dello Utah, e figlio di due veterani dell’aeronautica militare a stelle e strisce, il piccolo “genio”, da sempre appassionato di aviazione, è stato aiutato a scrivere la missiva con il piano in allegato dalla madre Laura Treider. Destinatario del suo messaggio, Richard Anderson, l’amministratore delegato del colosso americano, che, come ricordato su Facebook dalla signora Treider, non ha mancato di raccogliere l’invito attraverso uno dei dirigenti dell’azienda: “Ben ha scritto una lettera alla “Delta Airlines” qualche settimana fa. Noi oggi dal vicepresidente della sicurezza (John E. Laughter n.d.r.) abbiamo ricevuto una replica e un paio di gadget. Ben era così eccitato! È stato davvero carino che una persona molto impegnata abbia speso qualche minuto del suo giorno per aiutare un bambino a comprendere che le sue idee sono importanti”.
Datata 13 novembre, la lettera di risposta di Laughter, infatti, non ha deluso il bimbo, facendogli capire che il suo progetto sarebbe stato posto all’attenzione di chi di dovere: “Ci sono tanti esperti che si occupano di idee simili a quelle che tu ci hai mandato. Farò sì che la tua proposta venga condivisa con loro”, ha scritto, tra ringraziamenti e saluti affettuosi, il manager per la grande gioia del piccolo, raccontata, sempre sul social, da mamma Laura: “All’inizio pensavamo che il pacco arrivato fosse un regalo per il suo compleanno, che ricorrerà la settimana prossima, ma quando ha visto chi lo mandava Ben ha cominciato a saltare e a gridare: “Delta, Delta”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero