Barbecue, l'errore da non fare secondo i medici

Barbecue, l'errore da non fare secondo i medici
Il test sul mio compagno di scrivania funziona: «Queste immagini sono scioccanti, impubblicabili». La prima mostra un uomo intubato, con gli occhi gonfi, la seconda...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il test sul mio compagno di scrivania funziona: «Queste immagini sono scioccanti, impubblicabili». La prima mostra un uomo intubato, con gli occhi gonfi, la seconda una pancia a chiazze rosso sangue, l'ultima un'anziana dai capelli dorati con la pelle squamata, ritratta di spalle. Sono le immagini che vengono utilizzate ai congressi medici per segnalare che un killer si aggira nelle sere di mezza estate. Colpisce e uccide nel silenzio. In Italia si incontra in qualsiasi supermercato, tra gli scaffali: la bottiglia rosa di alcool è in commercio non solo in farmacia, si può acquistare senza autorizzazioni. Il contenuto altamente infiammabile è utilizzato come combustibile domestico, per ravvivare il fuoco dei barbecue, che si moltiplicano con l'avvento della bella stagione. «La pratica è molto diffusa in Italia, anche perché chiunque può comprare il flacone di plastica, a differenza di quanto accade in Inghiterra», ribadisce Gennaro Savoia, direttore della terapia intensiva del Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli, che mi ha inviato le foto per spiegare che all'uso improprio è purtroppo collegato all'alto numero di ricoverati gravi, 300 feriti all'anno, cui si aggiungono 20 morti all'anno




Savoia chiarisce: «A causa di un complesso processo, il getto di alcool spruzzato sul fuoco crea una nube che fa esplodere la bottiglia». Conseguenza: «Ustioni su tutto il corpo». Tanto che già da alcuni anni il Cardarelli è promotore di un progetto, curato nella comunicazione da Laura del Prato e sostenuto dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani e dall’Ordine provinciale dei Farmacisti di Napoli, che prevede una campagna d’informazione sui pericoli da «uso sconsiderato dell’alcool denaturato».

Come mostra la locandina, il flacone è paragonato a una bomba: «Che differenza c'è? Nessuna», lo slogan.


Centri Siust (ossia della Società italiana ustioni), in collaborazione con l'ospedale, sono impegnati in un monitoraggio che ha portato a rilevare che il 20 per cento dei ricoveri nelle strutture specializzate è dovuto a questo tipo di incidenti che comportano peraltro una spesa nelle cure, a carico del sistema sanitario nazionale, che supera i 14 milioni di euro solo per i primi 25 giorni di degenza. C'è anche un'organizzazione, la Octopus, formata da ex pazienti per fare prevenzione, attraverso testimonianze dirette e segni indelebili. Scioccanti, sì. Il mio compagno di scrivania, che è tra quelli che accende con l'alcool il barbecue, è impressionato e anche pentito.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero