L'Amazzonia tra Argentina e Brasile riservava una sorpresa e i ricercatori dell’Università di Buenos Aires l’hanno scoperta e studiata. È una...
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In un primo momento i ricercatori argentini avevano immaginato che la rana si sarebbe illuminata di rosso dal momento che la sua pelle contiene la biliverdina e cioè un pigmento verde che, in alcuni insetti, si combina con certe proteine dando come effetto un rosso fluo. Invece, con somma sorpresa di tutti, la raganella, sotto i raggi Uv, è diventata verde-blu fluo. La gradazione è dovuta alla presenza di una molecola che fino a questo momento era rimasta sconosciuta: è la iloina-L1 che aumenta del 20/30% la visibilità della pelle sotto i raggi lunari. Ma la rana non è che un inizio: i ricercatori continueranno le indagini passando al vaglio 250 specie dotate di una pelle simile per scoprire se esistono altre raganelle al neon. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero