L'enorme aquila rischia di annegare: la salva una coppia di pescatori di aragoste VIDEO

L'enorme aquila rischia di annegare: la salva una coppia di pescatori di aragoste VIDEO
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NEW YORK – Le aquile sono bellissime quando volano ad ali spiegate nel cielo. Ma come nuotatrici sono estremamente impacciate. Anzi, se nell’atto di acchiappare una preda sulla superficie del mare o dei laghi, si immergono troppo nell’acqua, spesso non riescono a riprendere il volo. Ed è proprio quello che è successo a un’aquila al largo della costa del Maine. La sua fortuna è stata che una barca di pescatori di aragoste l’ha avvistata e ha deciso di aiutarla.

 
Il due pescatori, John Chipman e Kevin Meany sono riusciti a salvarla calando in acqua il coperchio di una delle gabbie delle aragoste, a mo’ di zattera. E l’aquila ha avuto l’intelligenza di capire che doveva arrampicarvisi. Il volatile non ha mostrato di aver paura dei due uomini, si è fatta innalzare sulla barca, ed è rimasta ferma a prua ad asciugarsi per oltre 40 minuti, si è anche lasciata carezzare sul capo. Poi ha allargato le ali ed è volata sulla terraferma.
 
Chipman fa il pescatore da 45 anni, e ha detto al giornale Bangor Daily News che non ha mai avuto una simile avventura: «Mai visto un’aquila nuotare prima. Ma abbiamo subito capito che non ce l’avrebbe fatta. La costa dell’isola Schoodic non era lontana, ma quell’animale si vedeva che non ce la faceva più, non aveva più forze, difatti ogni tanto si fermava e galleggiava, per riprendere fiato».

Il biologo Brad Allen, che dirige il settore “volatili” per il dipartimento Pesca e Natura dello Stato del Maine, ha confermato - dopo aver guardato il video – che l’animale non ce l’avrebbe fatta: «Le aquile pescano per sopravvivere, ma qualche volta rimangono prigioniere dall’acqua».


I due pescatori hanno tentato vari modi per salvare l’aquila. Hanno tentato di spingerla verso la costa dell’isola, ma si sono resi conto che non aveva più la forza sufficiente per coprire quella distanza. Le hanno lanciato una corda, e l’animale ha cercato di acchiapparla, ma non riusciva a tenerla ferma. E alla fine il terzo tentativo, la “zattera” ha funzionato. «E’ stata la cosa più bella che mi sia successa – ha detto Meaney -. Meglio che vincere alla lotteria». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero