Conservava un 'quadretto' tra la cucina e il salotto, pensando fosse una semplice icona, come una di quelle che si trovano in vendita nei negozi fuori dai santuari. Invece...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il “Cristo deriso”, questa l’opera ritrovata, è realizzata con pitture a tempera con fondo oro su un pannello di pioppo. Probabilmente faceva parte di un dittico del 1280 che aveva 8 pannelli simili di scene legate alla Passione di Cristo. Le altre immagini sono già note: una, la Flagellazione di Cristo, ora alla Frick Collection di New York e l’altra, la Vergine col bambino in Trono, si trova alla National Gallery di Londra.
E’ stata la stessa signora a segnalare l’opera alla Actéon, una casa d’aste di Compiègne. Loro l’hanno fatta valitare dal critico d’arte Eric Turquin, che ha fatto anche uno studio con i raggi infrarossi, valutandone anche l’eccellente stato di conservazione.
Il prossimo 27 ottobre il quadro sarà messo all'asta. Sono attribuibili a Cimabue, artista italiano del pre-Rinascimento di fine Duecento, solo poche opere eseguite su legno.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero