Social ed uso improprio dei dati degli utenti. Ci risiamo. Stavolta, è TikTok sotto accusa, per aver raccolto i dati dei minori di 13 anni senza il consenso dei genitori....
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Gli States, che dopo lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica, sono divenuti piuttosto attenti in merito al controllo e utilizzo dei dati sensibili, hanno comminato a TikTok una multa record di 5,7 milioni di dollari, su decisione della Federal Trade Commission perché avrebbe “ottenuto illegalmente informazioni personali dei bambini". La normativa, nota com Children’s Online Privacy Protection Act, sull’argomento non lascia spazio a dubbi: ai minori di 13 anni è richiesto il consenso dei genitori per il trattamento dei dati.
E TikTok, pur sapendo che molti ragazzini la usavano senza il benestare genitoriale, ne avrebbe abusato permettendo la registrazione con numero di telefono, nome e cognome e l’immagine del profilo. Tutte informazioni che dall’account diventano potenzialmente di pubblico dominio, viste da sconosciuti, compreso il viso dei bambini-utenti. E non sono mancate al tempo di Musical.ly, segnalazioni di adulti che hanno cercato il contatto di ragazzini. Da parte sua l’azienda cinese che ne ha acquistato la proprietà non sembra aver opposto resistenza alla multa salata inflittale in America, cancellando tutti gli utenti minori di 13 anni. Ora resta da capire, se la stessa situazione si è verificata anche nel mercato europeo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero