Dalle acque del Salento, il tesoro inabissato: i “sarcofagi del re”

Dalle acque del Salento, il tesoro inabissato: i “sarcofagi del re”
Per trovarli è stato necessario sorvolare le acque dello Jonio diverse volte, per trovare finalmente il giorno di maggio in cui una secca ha permesso di immortalare uno dei...

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Per trovarli è stato necessario sorvolare le acque dello Jonio diverse volte, per trovare finalmente il giorno di maggio in cui una secca ha permesso di immortalare uno dei più antichi tesori inabissati nei mari del Salento: i sarcofagi del re.


i tratta di sarcofagi romani di grande valore archeologico che risalgono al terzo secolo dopo Cristo. I Sarcofagi, chiamati anche Vasche del Re, sono grandi blocchi di marmo grezzo e si trovano da oltre 1.500 anni sui fondali marini di San Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto.  
A trovare il punto esatto è stato Cosimo Trono, fotografo e professionista di fotografia aerea.

«A spiegarmi il posto è stato un vecchio pescatore del posto - racconta il fotografo - ma sono dovuto tornare più volte per riuscire a vederli e immortalarli grazie all'uso del drone».
In totale sul fondale ci sono 23 blocchi il cui peso va da una a sei tonnellate: le "vasche" si sarebbero inabissate durante il trasporto in mare verso Roma. Nonostante le grandi dimensioni questi sarcofagi non sono sempre visibili poiché risultano spesso ricoperti dalla sabbia.

 
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Il Messaggero