Ordini il piatto che preferisci, lo posti su Instagram (o su un altro social), ovviamente taggando il ristorante o un suo dettaglio, e se accumuli un numero elevato di followers...
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Risse, pestaggi e nudo per conquistare più like su Instagram
Esperienze in auge dal nord al sud dello Stivale. La prima apertura che ha fatto parlare di sé si è materializzata in quel di Milano lo scorso ottobre. Parliamo di This is not a sushibar in via Lazzaro Papi, dove lo sconto è, per l'appunto, in base al numero dei seguaci su Intagram. E che ora ha deciso di estendere il sistema a tutti i suoi ristoranti. Ricompensa immediata, conteggiata in portate gratuite (dopo la prima) al momento del pagamento del conto. Lì dove la tartare salmone-avocado e l'uramaki granchio vanno per la maggiore tra i gusti degli adepti.
Insomma, è nata una nuova economia culinaria, che fa tendenza. Serate a tema sulla stessa linea quelle alla Trattoria Toscana Elite, sempre in quel di Milano. Passando all'avventura di Milano da Scrocco, alias la pagina Facebook che segnala eventi per mangiare e bere gratis diventata punto di riferimento per milanesi e fuorisede. Nata dalla mente di tre studenti dell'accademia di Belle Arti di Brera.
Ha lanciato la campagna social di pagamento pure Kinkhao Thai Street Food, locale di cibo thailandese situato a Forlì. Il Pepe nero di Galatina è, invece, il primo ristorante in Puglia ad aver attivato il pagamento in follower.
Nella Capitale, poi, c'è Badia Gazometro Garum, braceria in zona Ostiense, che sta letteralmente spopolando con la sua inventiva. L'apripista a nuove aperture made in Rome. Dai 1.000 followers, con uno scatto della portata postato su Instagram, si ottiene un piatto gratis, dai 5mila in su due piatti, dai 15mila tre piatti, dai 30mila quattro. I fritti romani, nel segno della tradizione, sono gettonatissimi, come per i primi - gli evergreen paccheri alla amatriciana.
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Il Messaggero