Blue Monday: perché oggi, lunedì 17 gennaio, è il giorno più triste dell'anno

Ogni anno il terzo lunedì di gennaio viene indicato come il più "infelice". Ecco perché e il sondaggio sui motivi

Oggi, lunedì 17 gennaio, è il giorno più triste dell'anno. E' tornato il "Blue Monday", la giornata che segna il più alto...

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Oggi, lunedì 17 gennaio, è il giorno più triste dell'anno. E' tornato il "Blue Monday", la giornata che segna il più alto picco di infelicità. Nasce dalla combinazioni di alcune variabili come il meteo, il portafogli alleggerito (tra i regali di Natale e saldi), la distanza che separa dalle prossime vacanze, l’aumento di peso per le abbuffate delle feste, il calo delle energie come conseguenza fisiologica del grande dispendio dell’ultimo mese. Cade solitamente il terzo lunedì di gennaio.

Torna il Blue Monday

Prendendo spunto da questa ricorrenza la piattaforma "InfoJobs" ha realizzato un'indagine. Il primo elemento che emerge dall'indagine è che secondo la maggioranza degli italiani (74,7%) il lunedì, in quanto lunedì, non è il giorno peggiore della settimana. Di questi, il 39,7% dichiara che ogni giorno ha le proprie peculiarità e quindi non è necessariamente il lunedì il giorno più brutto della settimana; addirittura, il 16,1% ama questa giornata perché può contare ancora sulla carica del weekend.

C'è poi chi non sa scegliere il giorno meno bello, altri ancora sentono il proprio umore cambiare intorno a metà settimana, quando il weekend passato è ormai lontano e quello che deve arrivare è ancora troppo distante (5,5%). Solo il restante 25,3% del campione considera il lunedì il giorno peggiore, perché vede in esso l'inizio della settimana lavorativa e le responsabilità ad esso collegate.

Gli elementi della tristezza

Nel report al primo posto (per il 44,1%) a causare la tristezza sono le tensioni con capo e con colleghi, al secondo posto (37,5%) l'essere impiegati in un lavoro lontano da quello dei propri sogni e che viene svolto per esigenza economica. Al terzo posto c'è proprio lo stipendio. Al quarto posto si posiziona (21%) l'impossibilità di bilanciare esigenze lavorative e personali. Con il 14,1% chiudono la top 5 dell'infelicità gli orari di lavoro con permessi e ferie non sempre rispettati.  

Perché "Blue"?

Il colore scelto è il blu, perché è tradizionalmente associato a tristezza e depressione: in inglese, infatti, un modo colloquiale per dire di sentirsi giù di morale è «I feel blue». Le origini di questo termine risalirebbero al poema The Complaint of Mars di Geoffrey Chaucer che recita «with tears of blue and a wounded heart» (con lacrime blu e un cuore tormentato). Anche in Francia il blue viene associato alla tristezza: l'espressione “avoir les blues” esprime una sensazione di malinconia.

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Il Messaggero